Catania

Colpi di pistola contro la casa di un ‘pentito’ a Siracusa: due fermi

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25 Ottobre 2024, 13:54

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CATANIA – Avrebbero esploso cinque colpi di pistola contro la facciata dell’abitazione a Siracusa di un ‘pentito’ di mafia la sera stessa in cui sulla stampa era stata data la notizia della sua collaborazione con la giustizia.

È l’accusa contestata dalla Dda di Catania a due ventenni che sono stati fermati da polizia e carabinieri per porto in luogo pubblico di arma clandestina e danneggiamento, con l’aggravante di aver utilizzato il metodo mafioso e, nello specifico, il clan Bottaro-Attanasio.

Il provvedimento, emesso dal pool di magistrati della Dda etnea coordinati dal procuratore aggiunto Sebastiano Ardita, è stato convalidato dal gip di Siracusa che ha emesso nei confronti dei due indagati un’ordinanza di custodia cautelare in carcere. Conclusi gli atti urgenti si è poi dichiarato incompetente per territorio e ha trasmesso gli atti a Catania.

L’attività investigativa condotta congiuntamente dalla squadra mobile della Questura e dai carabinieri del comando provinciale di Siracusa scaturisce dall’esplosione di 5 colpi di arma da fuoco contro la porta d’ingresso dell’abitazione di un ‘pentito’ a Siracusa la sera del 26 settembre, il giorno stesso in cui gli organi di stampa avevano diffuso la notizia della sua collaborazione con la giustizia.

Alle 23.30, due persone a volto scoperto, a bordo di uno scooter, erano passati a forte velocità davanti all’abitazione dell’uomo, esplodendo colpi d’arma da fuoco e colpendo la facciata del palazzo. Pochi giorni dopo in un’autovettura un polizotto libero dal servizio ha trovato due pistole risultate compatibili con quelle utilizzate per compiere l’atto intimidatorio.

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Dalla visione dei filmati di sistemi di videosorveglianza gli investigatori hanno evidenziato un particolare che ha dato una svolta alle indagini: uno dei due mentre venivano sparati i colpi di pistola indossava una tuta del Napoli che è risultata essere la stessa indossata da uno degli indagati in alcuni filmati da lui postati sui social network.

Durante le perquisizioni domiciliari, effettuate a carico dei due indagati, sono stati registrati ulteriori elementi a suffragio dell’ipotesi investigativa.

I due fermati

I due fermati, detenuti nel carcere di Cavadonna dove sono stati raggiunti dall’ordinanza di custodia cautelare del gip Francesco Alligo, sono il siracusano Andrea Lombardo, 21 anni, e il romeno Marian Sorin Curt, di 25 anni.

Lombardo, nonostante la sua giovane età, secondo alcuni collaboratori di giustizia, avrebbe un ruolo di prim’ordine nel gruppo criminale di via Italia, a Siracusa, che si occuperebbe di estorsioni e spaccio di droga per conto del clan Bottaro-Attanasio.

Curt è indicato, tra i due autori dell’intimidazione, come quello che indossava la maglietta del Napoli, di cui poi si sarebe disfatto.

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25 Ottobre 2024, 13:54

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