11 Gennaio 2016, 13:15
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BIANCAVILLA. Prima sarebbe stato travolto da un’auto e poi colpito con una fucilata al braccio. E’ accaduto ieri sera a Biancavilla: un tentativo di omicidio a tutti gli effetti al quale sarebbe è scampato il 44enne pregiudicato Giuseppe Amoroso: volto già noto alle Forze dell’ordine.
Sul fatto, indagano i carabinieri della stazione biancavillese e della Compagnia di Paternò: le notizie al momento sono frammentarie. Il ferito si troverebbe tuttora ricoverato in ospedale e non è in pericolo di vita.
I militari stanno raccogliendo indizi e testimonianze su cosa è accaduto ieri sera. Sembrerebbe che Amoroso fosse in sella al suo ciclomotore quando è stato letteralmente centrato da un un’auto che lo avrebbe scaraventato a terra. Da lì sarebbe poi scesa una persona che lo ha centrato al braccio. Un quadro ancora poco chiaro sul quale, come detto, indagano i carabinieri con il coordinamento della Dda di Catania.
La pista più battuta è quella della guerra all’interno del clan Toscano-Mazzaglia- Tomasello di Biancavilla. Il fratello della vittima è Vito Amoroso, arrestato nel blitz Adernò della Polizia: ritenuto dagli inquirenti un esponente della locale organizzazione criminale.
Giuseppe Amoroso, nel 2013, fu arrestato dai carabinieri per detenzione illegale di armi alterate e munizionamento. I militari, con l’ausilio dei cani, perquisirono la proprietà del biancavillese e scoprirono che all’interno di un contenitore di plastica (interrato) erano state nascoste due pistole calibro 7,65 con numerose munizioni dello stesso calibro. Una delle armi aveva la canna filettata per la collocazione del dispositivo silenziatore.
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11 Gennaio 2016, 13:15