Catania

Come cambia il mondo delle relazioni nell’era digitale

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08 Settembre 2024, 04:59

5 min di lettura

L’avvento della Tecnologia ha comportato delle vere e proprie “rivoluzioni” su diversi fronti, inaugurando nuovi scenari di conoscenza e di esperienza.

Tra i gli ambiti maggiormente influenzati da questi importanti cambiamenti vi è quello delle Relazioni sociali, che ha visto il nascere di “nuove modalità di scambio interattivo”.

Sono innegabili gli aspetti positivi delle “connessioni virtuali” che, grazie alla capacità di annullare le distanze, permettono di creare e mantenere contatti con persone che si trovano anche dall’altra parte del mondo.

Si tratta di possibilità senza precedenti che hanno permesso il dilatarsi a dismisura delle proprie conoscenze, ed hanno determinato un nuovo modo di percepire il rapporto con gli altri: un rapporto “mediato” dalla Tecnologia, capace di andare oltre i confini spazio-temporali ed anche alcuni limiti personali.

Da non dimenticare l’importanza vitale che tutto questo ha avuto durante l’isolamento forzato dovuto alla pandemia da COVID-19, quando incontrarsi dal vivo era impossibile e gli scambi online sono riusciti ad offrire una preziosa possibilità per uscire da una condizione di solitudine altrimenti intollerabile!

Gli aspetti “facilitatori” delle Relazioni virtuali

C’è da dire che l’intermediazione della Tecnologia digitale rende il rapporto con l’altro più semplice.

Innanzitutto gli schermi “proteggono” da un’esposizione diretta, consentendo di mostrare un’“immagine di sé filtrata”, priva di eventuali difetti, punti deboli e fragilità, per apparire in maniera positiva agli occhi degli altri. Se si vuole, è persino possibile mantenere l’anonimato fornendo false identità.

Si riescono cosí a superare tutta una serie di limiti fisici e non solo, grazie alla possibilità offerta dal virtuale di “enfatizzare gli aspetti positivi della propria persona e del proprio aspetto ed ometterne le caratteristiche negative”.

Minori costi emotivi

Le relazioni virtuali vengono vissute come “meno impegnative anche dal punto di vista emotivo”: è piú facile “evitare il coinvolgimento” in quanto la mediazione dei dispositivi tecnologici priva le interazioni del “non verbale” (gesti, movimenti del corpo, espressioni facciali), ossia della componente della comunicazione che veicola sensazioni, emozioni e sentimenti, consentendo di mantenere rapporti piú distaccati e meno profondi.

La facilità di recidere i legami

I legami che si strutturano online “comportano minori responsabilità” in quanto per interromperli non serve affrontare l’altra persona direttamente, ma sarà sufficiente abbandonare una conversazione, disconnettersi o bloccare un contatto

Ci si ritrova così svincolati da rapporti durevoli ed alleggeriti dai relativi obblighi sociali.

Il legame con l’altro viene mantenuto fino a quando fa comodo, non diventa pesante, noioso o troppo impegnativo. 

Il Web diventa quindi il “luogo ideale” per “incontrarsi a costo zero”, non investendo emotivamente, evitando i vincoli sociali che i legami tradizionali comportano, sfuggendo preventivamente ad eventuali rifiuti, e preservando cosí la propria autostima.

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L’altra faccia della medaglia

Accanto agli aspetti positivi appena descritti sono però presenti anche delle “criticità” che dovrebbero portare seriamente a riflettere sull‘importanza di un ruso adeguato della Tecnologia e dei suoi strumenti.

La qualità dei rapporti creati e mantenuti in Rete subisce inevitabilmente l’influenza negativa di certe dinamiche relazionali tipiche del mondo digitale: i legami virtuali appaiono cosi deboli, superficiali e volatili proprio perché non appartengono al mondo reale; e cosí come rapidamente nascono, altrettanto rapidamente finiscono. I sentimenti perdono valore ed anche alcuni concetti significativi quali l’amicizia e l’empatia. 

Il sopravvento del Virtuale sul Reale

In alcuni casi il Virtuale rischia di prendere totalmente il sopravvento sul Reale, e le relazioni online arrivano a “sostituire” i rapporti in presenza, le interazioni faccia a faccia

Purtroppo non si sente piú il bisogno di ritrovarsi di persona, di condividere lo stesso luogo fisico e si finisce per sacrificare e perdere tutti gli aspetti non verbali degli scambi relazionali: a cominciare dalla corporeitá che viene tagliata fuori dal rapporto virtuale e con essa il contatto fisico e visivo.

Ma sono proprio questi aspetti che rendono coinvolgente, reale ed autentica una relazione, e quando vengono a mancare, si creano rapporti meno intensi e profondi e le capacità di comprensione dell’altro e di gestione delle emozioni si indeboliscono.

Quando il desiderio di connessione virtuale diventa privilegiato, ci si estranea ed isola, immergendosi nei propri dispositivi a scapito di ciò che avviene intorno a sé. Cosí, mentre nel mondo virtuale si intessono sempre piú “connessioni”, nel mondo reale si diventa paradossalmente sempre piú asociali, solitari e chiusi

La Tecnologia: un rifugio (solo apparentemente) sicuro

É evidente come <<la rivoluzione digitale e la virtualizzazione della realtà intercettino ed esaltino alcune caratteristiche dell’uomo cosiddetto “liquido”: il narcisismo, la velocità, l’ambiguità, ed il bisogno di relazioni leggere>> (Z. Bauman).

Nell’Era digitale ci si rifugia cosí tra i confini sicuri dei propri dispositivi, di certo meno problematici e piú controllabili delle interazioni faccia a faccia.

…Ma tutto ciò avviene purtroppo a spese del piacere e del calore che solo uno sguardo, una carezza, un abbraccio possono dare.

Accontentandosi di una realtà sociale che tende ad escludere sempre piú i rapporti reali si sta finendo per isolarsi dalle meraviglie che la realtà quotidiana offre, dal sorriso delle persone che si incontrano, dal piacere  del contatto fisico, da tutto ciò che si può vivere concretamente nel qui-ed-ora.

Recuperare il valore delle relazioni “reali”

Ecco perché è fondamentale una seria riflessione sul “valore” delle relazioni reali, affinché se ne possa recuperare il senso piú profondo, e sulla distinzione tra online ed offline per evitare un’interscambiabilità tra questi due mondi, riconoscendo ai rapporti reali alcune caratteristiche che mai nessuno altro tipo di interazione potrá eguagliare.

In questa riflessione un’attenzione particolare va riservata soprattutto alle nuove generazioni, che sono quelle più vulnerabili ed esposte agli svantaggi della Tecnologia, affinché possano non perdersi tutte le sfumature emotive che caratterizzano le situazioni reali, e che sono proprio quelle che arricchiscono sentimenti e relazioni.

[La dott.ssa Pamela Cantarella è una Psicologa Clinica iscritta all’Ordine Regione Sicilia (n.11259-A), in formazione presso Scuola di Psicoterapia ad orientamento Sistemico-Relazionale]

Pubblicato il

08 Settembre 2024, 04:59

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