16 Marzo 2015, 10:40
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GIARRE. “Mi dica lei come si può andare avanti così”, sono le parole stanche e rassegnate di Salvatore Giallongo, titolare del bar tabacchi “La vecchia Gulf” di via Principe di Piemonte a Macchia, frazione di Giarre, dopo l’ennesimo colpo subito ieri sera alle 21. Quattro i malviventi entrati in azione, tutti con il volto nascosto. In tre hanno fatto ingresso nel punto vendita, uno con in mano una pistola. Questa volta però i malviventi non hanno portato via sigarette e gratta e vinci ma si sono diretti subito verso la cassa e la macchina cambia monete, puntando quindi al denaro. Mentre uno dei rapinatori intimava, pistola in pugno, di non muoversi, gli altri due complici hanno caricato la pesante macchina per il cambio delle monete sull’auto, dirigendosi poi verso il registratore di cassa e prelevando il cassetto.
Subito dopo sono fuggiti via, raggiungendo il quarto complice che li attendeva a bordo di una Fiat Punto di colore verde. Durante l’azione uno dei dipendenti del bar tabacchi è stato colpito alla testa con il calcio della pistola. Trasportato al vicino ospedale Sant’Isidoro è stato poco dopo dimesso. Se l’è cavata con una contusione. I carabinieri, chiamati poco dopo, hanno tempestivamente avviato le ricerche dei malviventi. Ritrovata nel raggio di pochi chilometri l’auto usata per la fuga, risultata provento di furto, ma del commando nessuna traccia. I militari dell’Arma hanno acquisito le immagini delle telecamere di videosorveglianza dell’intera area, nel tentativo di ricostruire il percorso fatto dai malviventi e risalire quindi alla loro identità.
Intanto questa mattina è iniziata la conta dei danni per il titolare dell’attività. All’interno della macchina cambia monete ci sarebbero stati 3000 euro, almeno 2000 invece nella cassa. Il bottino, quindi, sarebbe superiore ai 5000 euro. “Ogni volta che succede fa male e si cerca di dimenticare – dice Salvatore Giallongo – Purtroppo però poi si ripropone sempre lo stesso film”. Un film che il titolare della Vecchia Gulf ha già vissuto troppe volte. Ben cinque le rapine subite da quando ha aperto, oltre ad un furto di circa 60mila euro.
Un’attività florida che fino a qualche anno fa contava ben 15 dipendenti, ridottasi nell’ultimo periodo a 5. “Andare avanti in questo modo non è semplice – prosegue Giallongo – Pur essendo vittime a volte si viene trattati addirittura da complici. Premetto – ci tiene a sottolinearlo – di non essere assicurato. Noi commercianti siamo sottoposti a continui controlli di qualsiasi natura, persino se sforiamo di un centimetro l’occupazione del suolo pubblico, ben vengano, ma – conclude – abbiamo bisogno anche di maggiori tutele”.
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16 Marzo 2015, 10:40