24 Gennaio 2014, 10:21
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PALERMO – Nel corso di un servizio di controllo economico del territorio, i “Baschi Verdi” del Gruppo Pronto Impiego della Guardia di Finanza di Palermo, a Villabate, hanno sequestrato circa 6.400 kg. di G.P.L., contenuto in 416 bombole di varia capacità. I militari sono intervenuti presso una rivendita di bombole di gas, dopo avere notato che un soggetto intento a sistemare bombole di Gas sul ciglio della strada, nelle immediate adiacenze di un locale, richiedendo al titolare l’esibizione della documentazione attestante le autorizzazioni prescritte per la detenzione e la vendita di questi prodotti pericolosi, nonché della certificazione di prevenzione incendi rilasciata dai Vigili del Fuoco. Dal controllo le Fiamme Gialle hanno appurato che la rivendita era sprovvista delle necessarie autorizzazioni e, in particolare, del certificato prevenzione incendi, riscontrando che l’unica autorizzazione posseduta risaliva a oltre 15 anni addietro (1998) e non era stata mai più rinnovata. Il certificato di prevenzione incendi è il documento rilasciato dal Comando dei Vigili del Fuoco, su istanza dei soggetti responsabili delle attività interessate, che attesta il rispetto delle prescrizioni previste dalla normativa di prevenzione incendi e la sussistenza dei requisiti di sicurezza antincendio nei locali, attività, depositi, impianti ed industrie pericolose, individuati, in relazione alla detenzione ed all’impiego di prodotti infiammabili, incendiabili o esplodenti che comportano in caso di incendio gravi pericoli per l’incolumità della vita e dei beni.
Tenuto conto dell’inosservanza delle prescrizioni di sicurezza, i Finanzieri hanno proceduto al sequestro del materiale ed alla denuncia a piede libero del titolare dell’attività commerciale, un palermitano di 43 anni, per la violazione della legge n. 134 del 2006 che prevede per i titolari di attività soggette al rilascio del certificato di prevenzione incendi, che omettano di richiedere il rilascio o il rinnovo del certificato medesimo, l’arresto sino ad un anno o l’ammenda da 258 euro a 2.582 euro, quando si tratta di attività che comportano la detenzione e l’impiego di prodotti infiammabili, incendiabili o esplodenti, da cui derivano in caso di incendio, gravi pericoli per l’incolumità della vita e dei beni.
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24 Gennaio 2014, 10:21