10 Settembre 2012, 12:51
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La Banca d’Italia ha commissariato la Banca di Credito Cooperativo San Francesco di Canicattì, in provincia di Agrigento. Alla base del provvedimento, secondo indiscrezioni, la perdita d’esercizio totale di 6 milioni 783 mila euro ed una disinvolta gestione degli affidamenti e delle sofferenze.
Il provvedimento di scioglimento degli organismi gestionali dell’ultimo istituto di credito locale è stato notificato venerdì scorso con l’insediamento del commissario nominato direttamente da Roma. Non si conoscono le motivazioni ufficiali del provvedimento che di fatto azzera i vertici eletti a fine maggio scorso mettendo fine a circa venti anni di gestione con ai vertici Vito Augello.
L’elezione del nuovo CdA ed il rinnovo integrale di tutte le altre cariche era stato “consigliato” dalla Banca d’Italia, che per mesi aveva compiuto ispezioni nell’Istituto di credito Canicattì. La notizia del commissariamento è stata dapprima confermata da ambienti vicini alla Banca San Francesco e poi dallo stesso presidente in carica Maria Ausilia Corsello, che guidava un Cda del tutto rinnovato. La banca San Francesco conta 15 filiali tra le province di Agrigento e Catania ma opera di fatto anche nelle province di Caltanissetta, Palermo e Catania con un centinaio di impiegati.
Nominato il commissario
E’ l’avvocato Nicola Marotta, di Roma, il commissario straordinario nominato dalla Banca d’Italia quale commissario presso la Banca di credito cooperativo San Francesco di Canicattì, in provincia di Agrigento. Il provvedimento di nomina e il contestuale scioglimento degli organi gestionali dell’istituto è stato notificato venerdì scorso.
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10 Settembre 2012, 12:51