21 Dicembre 2017, 17:19
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PALERMO – Nella maggioranza si è accesa una vera e propria guerra, adesso. Da un lato, l’identikit di un deputato esperto e da tanti anni a Palazzo dei Normanni, dall’altro quello di una deputata giovane espressione diretta del movimento del governatore Musumeci. Quello tra Riccardo Savona e Giusy Savarino è solo uno dei “testa a testa” in vista della distribuzione delle presidenze delle commissioni legislative all’Ars. Una corsa partita il minuto dopo l’insediamento del Consiglio di presidenza e che coinvolge tutti i partiti della maggioranza, e non solo quelli.
La partita più importante, però, è ovviamente quella che riguarda la seconda commissione legislativa. Quella che gioca un ruolo centrale in occasione delle Finanziarie regionali, oltre che per tutte le leggi di spesa. E come detto, nella coalizione di centrodestra si sono aperti due fronti. Uno, caldeggiato soprattutto da un pezzo di Forza Italia, porta a Riccardo Savona, eletto per la quinta legislatura di fila. E già da anni frequentatore della seconda commissione della quale è stato per due legislature vicepresidente e poi anche presidente durante il governo di Raffaele Lombardo. I sostenitori di Savona, ovviamente, sottolineano proprio l’esperienza del deputato e la sua profonda conoscenza del bilancio regionale.
L’altro nome, come detto, è quello di Giusy Savarino, già tra le più quotate in Diventerà Bellissima per ricoprire un ruolo all’interno dell’Ufficio di presidenza, e adesso certamente il nome scelto dal movimento di Musumeci per guidare una commissione. L’obiettivo è appunto quello della “Bilancio”, un segno di “svolta”, di discontinuità secondo chi appoggia questa scelta e che ha anche fatto “pesare” la recente indagine che ha coinvolto Savona, oltre a un aspetto più politico: per prassi, affermano i sostenitori di Savarino, si evita di assegnare l’assessorato all’Economia e la commissione bilancio a esponenti dello stesso partito (in questo caso Armao e Savona, appunto). Una discontinuità richiesta da Musumeci nella formazione della giunta e che invece in questo caso vedrebbe un curioso “ritorno”: già due legislature fa Armao e Savona erano seduti su quelle due poltrone. Si vedrà. A conti fatti, però, alla Savarino dovrà andare comunque una presidenza, quella destinata appunto a Db.
Le altre? Una bozza di schema prevede che a Forza Italia vada la presidenza di tre commissioni permanenti, oltre a quella relativa all’Esame dell’attività dell’Unione europea. I nomi? I presidenti in qualche modo saranno anche il frutto di quanto accaduto in occasione della formazione del governo regionale. Insomma, alcune Province “dimenticate” potrebbero trovare qui un parziale risarcimento. Così, oltre a Savona, il partito azzurro lancerà il trapanese Stefano Pellegrino, il ragusano Orazio Ragusa (il primo potrebbe andare a presiedere la Commissione Affari istituzionali, il secondo la commissione Attività produttive) e la siracusana Rossana Cannata, a lungo in ballo per entrare nell’esecutivo: lei potrebbe presiedere proprio la commissione Ue.
Nel gioco delle presidenze potrebbero poi entrare anche gli altri partiti della maggioranza. Di Diventerà Bellissima abbiamo già detto, l’unico nome è quello di Savarino, mentre l’Udc potrebbe lanciare Margherita La Rocca Ruvolo che potrebbe puntare all’altra commissione “pesante”: quella alla Sanità. L’ultima commissione legislativa potrebbe infine andare ai Popolari e autonomisti che però hanno già “incassato” tre assessori e una vicepresidenza. Possibile quindi la concessione di una commissione all’opposizione. Magari al Partito democratico, che nel Consiglio di presidenza ha “piazzato” solo un segretario. In quel caso, potrebbe saltare fuori il nome di Luca Sammartino. Per la Commissione antimafia, invece, sembra esserci un vasto consenso sul nome di Claudio Fava.
Intanto sono stati scelti i componenti delle commissione istituzionali. In commissione per la verifica dei poteri vanno Alessandro Aricò, Rossana Cannata, Carmelo Pullara, Eleonora Lo Curto, Antonio Catalfamo, Giampiero Trizzino, Baldassare Gucciardi e Matteo Mangiacavallo. Nella commissione per il regolamento Elena Pagana, Margherita La Rocca Ruvolo, Michele Mancuso, Giuseppe Lupo, Giuseppa Savarino, Roberto Di Mauro, Nicola D’Agostino, Elvira Amata. Nella commissione per la vigilanza sulla biblioteca: Stefano Pellegrino, Gianina Ciancio e Francesco De Domenico.
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21 Dicembre 2017, 17:19