Gli autonomisti puntano i piedi |”Nessun accordo con Pogliese”

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13 Aprile 2018, 17:06

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CATANIA – Nessuna matrimonio. Nessun accordo è stato firmato tra lombardiani e Salvo Pogliese. Parola di Pippo Reina, riferimento Siciliano degli autonomisti, che vuole precisare la posizione degli uomini che fanno riferimento all’ex presidente della Regione, Raffaele Lombardo, e soprattutto evidenziare come con il candidato Salvo Pogliese il dialogo sia aperto, ma come ancora non sia stata sottoscritta alcuna alleanza.

Per spiegarlo Reina fa un passo indietro, sottolineando come gli autonomisti non debbano necessariamente “abitare” all’interno della coalizione di centrodestra solo perché, nelle passate esperienze di governo nella città di Catania, erano stati all’interno della coalizione opposta a quella di centrosinistra. Reina, infatti, sottolinea la provenienza popolare e centrista del Movimento per l’autonomia e quindi l’assoluta non automaticità dell’appoggio a Pogliese. Che resta comunque il candidato a cui guardano maggiormente gli autonomisti pur avendo simpatie anche per altri candidati, come ad esempio Emiliano Abramo, o avere in programma la possibilità di avanzare un altro nome se l’esponente di Forza Italia non dovesse dare le risposte che i lombardiani hanno posto sul tavolo della trattativa sin dall’inizio.

Sin da quando, alla chiusura della campagna elettorale per le ultime Politiche, allo Sheraton, Pogliese ha avanzato la propria candidatura. “Quando ha dichiarato di essere il candidato sindaco – afferma Reina – noi sapevamo che Pogliese aveva questa propensione, ma non avevamo affatto definito i contorni di alcuna alleanza”. L’eco dell’esperienza regionale – “quando abbiamo appoggiato Nello Musumeci e continuiamo a sostenerlo”, continua l’ex Sottosegretario –   avrebbe dovuto proseguire, ma a quanto pare così non è stato e quello che sembrava il primo passo per la rinascita della coalizione di centrodestra, è rimasto un tentativo non replicato.

“L’esperienza delle Regionali – incalza Reina – la consideriamo ancora valida e crediamo sia quella che deve segnare il passo verso il vero cambiamento che deve investire l’intero centrodestra”.  Ma Palermo non è Catania, e la cordata che ha incoronato presidente della Regione Musumeci, sembra non si riesca a replicare. Il predominare di Forza Italia all’interno della coalizione, con la candidatura di Salvo Pogliese, partito non certo al suo momento migliore, con gli alleati costretti a stare un passo indietro, proprio non piace agli autonomisti che non vogliono più essere considerati le gambe, ma parte integrante del corpo politico della coalizione.

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“Ci siamo messi a disposizione per ragionare – continua Reina –  ma abbiamo posto delle precise condizioni sin dal primo incontro. Condizioni che ribadiamo per chiudere eventuali accordi”. Nessun appoggio da parte dei lombardiani a Pogliese, dunque, al quale gli autonomisti chiedono elementi ben precisi inseriri all’interno del programma. A partire dal lavorare ad alcune incompiute come Corso Martiri Libertà, il Piano regolatore generale, i parcheggi scambiatori e quelli in centro continuando; continuando con l’apertura di un tavolo politico che ospiti tutti i soggetti con la stessa dignità e non con Forza Italia asso pigliatutto.

E ancora, la richiesta è quella di avviare un ragionamento organico sulle partecipate, uno serio sul decentramento, battaglia autonomista, e avviare discussioni anche sulla Provincia -“noi abbiamo il diritto di esprimere un candidato – precisa Reina – e questo non può essere ignorato”.  Fino ad arrivare alla corretta distribuzione degli uomini nelle liste, con la possibilità che nessuno venga trattato da semplice trascinatore. “Finora – spiega l’ex Sottosegretario – le parole sono state vuote; se questi patti verranno rispettati, allora chiuderemo sul Pogliese. se no, non è assolutamente detto che chiuderemo. D’altronde, non esiste solo lui”. I nomi che piacciono a gli autonomisti sono quelli di Emiliano Abramo – “è rispettabile – afferma ancora Reina – e proviene da un mondo cattolico a noi vicino” – o anche quello di Massimo Buscema, il presidente dell’Ordine dei medici che sosterrebbe Bianco ma che pare piacer molto a Matteo Salvini – o ancora quello di Manlio Messina.

“Siamo con Pogliese – ribadisce Reina – ma è solo una promessa di matrimonio, nulla di più. Se continueranno a cincischiare, molleremo perché in queste condizioni non è detto neanche che si riesca a vincere”. Domani, intanto, è prevista un nuovo incontro della coalizione con tutti i soggetti, che dovrebbe fare portare un passo avanti e magari alla firma di un accordo che tenga presente tutte queste considerazioni”. Ma tutto resta nel campo delle ipotesi.

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13 Aprile 2018, 17:06

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