09 Giugno 2013, 14:06
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PALERMO – Nei 142 comuni siciliani al voto al primo turno, l’affluenza alle 19 e’ stata del 32,65%, un dato comunicato con ritardo e privo di raffronto con le precedenti consultazioni: l’ufficio elettorale della Regione siciliana, infatti, non ha previsto la comparazione complessiva delle percentuali, ma solo quella disaggregata dei singoli comuni.
Nella 4 citta’ capoluogo chiamate alle urne (Catania, Messina, Siracusa e Ragusa), quella che registra un forte calo e’ l’ultima, dove ha votato il 30,01% degli elettori, contro il 39,03 delle precedenti amministrative. Quasi invariato il dato di Catania (30,54% contro il 30,53%).
Lieve calo a Messina, con il 35,55% (36,48%), mentre Siracusa e’ in controtendenza con un aumento dello 0,78% (32,36% contro 31,54%). Sul fronte dei numeri, l’analisi del voto in Sicilia lascia a desiderare: anche l’affluenza delle 12 e’ stata comunicata in ritardo, a causa di un problema sorto a Gravina di Catania, dove per un refuso tipografico nel cognome di uno dei candidati a sindaco (figurava una ”n” invece che una ”m”) le operazioni di voto sono cominciate con parecchio ritardo. E nel capoluogo etneo, in serata, la lista ”Catania Bene Comune” ha denunciato alla prefettura irregolarita’ in alcuni seggi.
Sul fronte della competizione elettorale, occhi puntati, soprattutto, su Catania e Messina. Nel capoluogo etneo il gia’ due volte sindaco Enzo Bianco (centrosinistra) sfida l’uscente del Pdl Raffaele Stancanelli. Nella citta’ dello Stretto, il centrodestra presenta due candidati – il parlamentare del Pdl Enzo Garofalo e l’ex assessore Gianfranco Scoglio, quest’ultimo sostenuto dagli ex An Giuseppe Buzzanca e Domenico Nania -, che si contrappongono a Felice Calabro’ del centrosinistra e all’uomo simbolo delle battaglie contro il ponte, Renato Accorinti.
Test importante per il presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta, e’ Ragusa, dove la lista ”Il Megafono” fondata dal governatore dell’Isola schiera un proprio candidato, Giovanni Cosentino. C’e’ attesa per i risultati dei Cinque Stelle, che alle scorse regionali ottennero il 15% dei voti e 15 deputati su 90 all’Assemblea regionale, una performance che porto’ quasi al raddoppio della percentuale alle successive politiche.
La Sicilia, per la prima volta, va al voto con doppia preferenza di genere, introdotta con una legge da poco approvata dall’Assemblea regionale: si potranno indicare due nomi, ma il secondo deve essere di sesso opposto al primo, altrimenti l’ultima preferenza sara’ annullata. Domani si vota dalle 7 alle 15. Gli eventuali ballottaggi si svolgeranno il 23 e 24 giugno.
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09 Giugno 2013, 14:06