25 Marzo 2013, 19:14
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CATANIA- L’ultimo treno con destinazione Palazzo degli Elefanti per i “congiunti” Pino Firrarello e Giuseppe Castiglione parte stasera, dalla segreteria di Vincenzo Gibiino, dove le menti del centrodestra catanese dovranno sostanzialmente decidere cosa fare da grandi. Tutto in una sera, dunque. È il primo incontro ufficiale tra i segretari provinciali dei partiti andati assieme, sotto le insegne berlusconiane, alle politiche di febbraio.
C’è grande riserbo sui contenuti di un summit convocato senza neanche tanto clamore. Dopo la rinuncia del vice presidente dell’Ars, Salvo Pogliese, a concorrere come titolare di Palazzo degli Elefanti, si complica di molto il quadro delle candidature. Da un lato c’è ovviamente Raffaele Stancanelli, il sindaco uscente. Nel 2008 fu eletto da una ampia coalizione. Allora si optò per un ticket vincente: il Palazzo degli Elefanti andò lui; mentre, per il chiostro dei Minoriti, la scelta cadde su Giuseppe Castiglione. Una doppia candidatura tutta Pdl che portò ad un morbido atterraggio su Catania. Oggi il quadro è assai mutato. Raffaele Stancanelli è fuori dal partito azzurro a seguito della scelta di seguire l’amico e sodale Ignazio La Russa nell’esperienza, non ricca di voti, dei Fratelli d’Italia. Mentre Castiglione, oggi, non è più il presidente della Provincia etnea, ma deputato nazionale. C’è di più: l’Ente provincia è stato ultimamente abolito da Rosario Crocetta. Ma non è questo il dettaglio a far saltare la quadra al centrodestra. I conti non tornano lo stesso. La bocciatura più pesante su Stancanelli arriva proprio dal duo Firrarello-Castiglione. Il motivo è quasi epidermico: l’avvocato di Recalbuto è dato come troppo vicino all’altro Raffaele, quello di Granmichele, il nemico storico dello stesso Pino Firrarello.
È probabile quindi che l’unico punto all’ordine del giorno di stasera sarà “Stancanelli sì o Stancanelli no”. La partita, ma lo hanno capito anche i vecchietti di villa Pacini, è all’ultimo sangue. Certo è che il Pdl non è schierato immediatamente con lui. L’ex An Basilio Catanoso, coordinatore del partito di Berlusconi, sentito da LiveSiciliaCatania è stato chiaro: “Non posso non tenere conto che lui sia il sindaco uscente, ma non sarò io del Pdl a proporne la candidatura. Dovranno essere i Fratelli d’Italia a lanciarlo, ovvero quelli del suo partito”. Una presa di posizione pesante. Non è da escludere però che il richiamo degli ex An possa portare ad un rinnovato sodalizio con Stancanelli. Intanto Catanoso non ha nessuna intenzione di lanciarsi in un toto-candidati: “Sentirò la posizione di tutti, spero che con responsabilità opteremo sul nome più autorevole proposto”.
C’è di fatto che, tra i cosiddetti nomi autorevoli, gli ex Forza Italia nei scorsi giorni ne hanno già lanciati due: la costituzionalista Ida Nicotra e il capogruppo del Pdl al comune di Catania, l’urologo Nuccio Condorelli. Entrambi cresciuti nel vivaio dell’Ex senatore Pino Firrarello. Il cerino è ora nelle mani di Castiglione che dovrà decidere su quale opzione portare al vertice di stasera. Due nomi non equipollenti, che rivelano due strategie diverse. Qualora si dovesse puntare sulla Nicotra è possibile che tra le anime del centrodestra si potrà arrivare ad un soluzione pacifica. Non si può dire lo stesso sul nome di Condorelli, che, a differenza dell’accademica, ha un pedigree politico di tutto rispetto, con un esperienza amministrativa non trascurabile e una conoscenza diretta dei meccanismi di palazzo. Insomma, é questo il vero nome da tenere sott’occhio in vista delle comunali. Il resto, è roba da salotto.
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25 Marzo 2013, 19:14