Mazzonello parla da candidato | “Strada lunga ma c’è entusiasmo”

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13 Marzo 2018, 17:47

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TRAPANI – Manca ancora l’ufficialità ma di fatto il diretto interessato parla già da candidato sindaco. Giuseppe Mazzonello, scelto dal meet-up di Trapani per portare la bandiera del M5s alle prossime Amministrative, attende ancora la certificazione della lista dallo staff del movimento ma sui social network parla già da leader. “Dobbiamo lavorare molto, per la città e i cittadini”, sono le parole espresse pochi giorni fa su Facebook dall’architetto scelto dai pentastellati, il cui nome era stato anticipato alcuni giorni fa da Livesicilia.

Un messaggio che continua con una sorta di breve curriculum: “Dal 2010 ho messo a disposizione del Meetup locale il mio impegno, portando avanti tante battaglie, dall’acqua pubblica alla raccolta differenziata porta a porta”, scrive Mazzonello che poi riporta la sua esperienza come collaboratore dell’amico Maurizio Santangelo, eletto al Senato nella scorsa legilsatura e riconfermato pochi giorni fa: “Dal giugno del 2013 al mese di dicembre 2017 ho maturato una esperienza di lavoro dentro il Senato della Repubblica come collaboratore parlamentare, che mi ha fatto crescere come uomo e soprattutto mi ha fatto maturare politicamente. Un duplice grazie dunque è doveroso, al Movimento 5 stelle, che mi ha dato l’opportunità di far politica da cittadino attivo, e al portavoce al Senato Vincenzo Maurizio Santangelo, con il quale ho condiviso mille battaglie”. E infine due frasi che lasciano poco spazio ad altre interpretazioni che non siano direttamente collegate alla corsa per Palazzo D’Alì: “Adesso si riparte. La strada è lunga, ma l’entusiasmo non manca. Adesso tocca a tutti noi credere nel cambiamento M5s anche a Trapani”.

Un post accompagnato da una foto che ha generato una lunga serie di complimenti e in bocca al lupo da parte di simpatizzanti e attivisti del Movimento cinque stelle, che un anno fa a Trapani arrivò quarto al primo turno delle Amministrative. In quell’occasione Marcello Maltese portò a casa il 16,8% dei voti, finendo dietro a Mimmo Fazio, Piero Savona e Antonio D’Alì. Al ballottaggio andarono i primi due ma le vicende giudiziarie di Fazio portarono l’ex sindaco a non completare la squadra di assessori al ballottaggio contro Savona. Quest’ultimo, candidato del Pd, fu costretto a una corsa solitaria contro un quorum di votanti che non fu raggiunto. 

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13 Marzo 2018, 17:47

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