14 Giugno 2014, 01:14
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PALERMO – Nessuno tocchi quei dirigenti. Il Cga, con sentenza del 9 giugno, ha dichiarato inammissibile il ricorso presentato contro la nomina di alcuni dirigenti tecnici al comune di Palermo. Si tratta di una vicenda vecchia di quasi venticinque anni e che cominciò nel 1990, quando Palazzo delle Aquile decise di indire un concorso interno per cinque dirigenti ingegneri. Una selezione non aperta all’esterno, da cui scaturì una graduatoria a scorrimento che (per alcuni posti resisi vacanti) valse la qualifica di dirigente a 12 tecnici del Comune della quinta città d’Italia.
Il concorso venne indetto nel 1990, ma nel 1993 in Italia entrò in vigore la norma che imponeva i concorsi pubblici e solo nel 1996 venne stilata una graduatoria definitiva. E così alcuni funzionari comunali, che non avendo nel 1990 la giusta anzianità di servizio non avevano presentato domanda, decisero nel 1996 di fare ricorso al Tar impugnando lo scorrimento della graduatoria e sostenendo, in pratica, che nel 1996 il concorso andava ripetuto per via della sopraggiunta normativa, dando il via a una vicenda giudiziaria che si è trascinata fino ai giorni nostri. Nel frattempo buona parte dei ricorrenti, con un concorso del 1997, sono diventati anch’essi dirigenti, anche se poi nel 2011 verranno retrocessi perché anche il concorso del 1997 è stato fatto solo per gli interni e non aperto a tutti.
I ricorrenti hanno vinto in primo grado ma a quel punto sia il Comune, sia i dirigenti tecnici nel 2013 (a essere rimasti in servizio nel frattempo sono Nicola Di Bartolomeo, Salvatore Badagliacca e Valentina Vadalà) ricorrono in appello e il Cga ha dato loro ragione. A ottobre scorso i giudici amministrativi avevano concesso la sospensiva, mentre qualche giorno fa hanno deciso nel merito e confermato l’orientamento.
Una sentenza non di poco conto, se si considera che, in caso di accoglimento, il Comune sarebbe rimasto senza dirigenti tecnici. Ad oggi, al netto di pensionamenti e malattie, l’unico in servizio è Di Bartolomeo, capoarea alla Gestione territoriale. I dirigenti contro i quali era stato avanzato il ricorso sono Italia Cannella, Giovanni Militello, Luigi Trovato, Roberto Costantino, Valentina Vadalà, Nicola Di Bartolomeo, Lorenzo Di Giovanni, Francesco Piva, Francesco La Rocca, Salvatore Badagliacca, Michele Cristiano, Aldo Celauro, Michele Serradifalco, Antonino Amoroso, Guido Cuppari, Attilio Carioti.
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14 Giugno 2014, 01:14