Deleghe, uffici e burocrati| La “rivoluzione” di Orlando

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04 Marzo 2013, 18:13

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PALERMO – Tempo di cambiamenti per l’amministrazione Orlando. Il sindaco di Palermo, infatti, nel corso di una conferenza stampa ha annunciato alcuni “ritocchi” alla macchina burocratica di Palazzo delle Aquile che riguarderanno soprattutto l’area del Bilancio: una riorganizzazione che, secondo alcune voci, potrebbe essere solo il primo passo verso il siluramento del Ragioniere generale Paolo Basile.

Ma andiamo con ordine. La conferenza stampa, tenutasi a villa Niscemi alla presenza della giunta al completo e del presidente del consiglio comunale Totò Orlando, era stata convocata per comunicare un “pacchetto di provvedimenti e decisioni inerenti proprio l’organizzazione della macchina burocratico-amministrativa e il suo rapporto con l’amministrazione”. Pacchetto che, nei fatti, comporterà la creazione di un’area per i fondi europei, la redistribuzione di alcune deleghe sulle società partecipate ma soprattutto una piccola rivoluzione negli uffici del Bilancio in via Roma.

Uffici che, ad oggi, sono diretti dal Ragioniere generale Paolo Basile, nominato dall’ex sindaco Diego Cammarata e confermato in estate dall’allora vicesindaco, poi dimessosi, Ugo Marchetti. Una scelta, quella del generale, che non aveva proprio entusiasmato i colleghi di giunta. E che il rapporto fra Basile e l’amministrazione sia quantomeno poco idilliaco lo testimoniano i numerosi casi, diventati sempre di più negli ultimi mesi, in cui Basile si è messo di traverso rispetto ad alcuni provvedimenti voluti da Orlando che, non a caso, è andato su tutte le furie con il Ragioniere. Su tutti la sonora bocciatura di Basile del piano per la società consortile tanto cara al primo cittadino.

“Prima si riorganizzano gli uffici, poi si pensa agli uomini e si vede se sono adatti al ruolo”, ha tuonato il sindaco ai giornalisti che gli chiedevano se la riorganizzazione del settore avesse come obiettivo proprio Basile. Ed è anche vero che il Professore, durante la conferenza stampa, ha detto a più riprese che “la musica deve cambiare” e che “non va sostituito solo il direttore d’orchestra, ma anche tutta l’orchestra”. Una tirata di orecchie rivolta non tanto alla giunta, che Orlando ha fino ad oggi difeso a spada tratta smentendo qualunque ipotesi di rimpasto, quanto alla burocrazia comunale la cui ultima rotazione risale ad appena sei mesi fa. “Ma quando l’abbiamo fatta non conoscevamo bene come stavano le cose, adesso possiamo agire con più consapevolezza”, ha sentenziato il sindaco.

E visti i rapporti non esattamente sereni tra Basile e Orlando, in molti vedono nelle decisioni odierne solo il preludio di un nuovo valzer di poltrone fra dirigenti che però comporta più di una difficoltà: i contratti, infatti, sono stati rinnovati di recente e il numero delle aree è stato per giunta diminuito impedendo grandi rivoluzioni. Non è un mistero che più di un dirigente risulti indigesto all’attuale amministrazione e che qualche assessore ne farebbe volentieri a meno, ma il problema è per l’appunto dove piazzare e chi. E’ altrettanto vero, però, che lo spostamento di Basile ad altra mansione, con la scusa della riorganizzazione degli uffici, potrebbe provocare un effetto a catena.

DELEGHE ASSESSORIALI Ma a cambiare sono anche le deleghe di alcuni assessori. Al vicesindaco Cesare Lapiana, infatti, resterà la responsabilità della Gesip e dell’Amia, oltre al compito di coordinamento del sistema dei servizi, mentre le singole aziende passeranno sotto la responsabilità di altri assessori: all’assessore all’Innovazione e all’Ambiente Giuseppe Barbera andrà la Sispi (e in prospettiva anche l’Amia, quando si pronuncerà il tribunale), mentre all’assessore alla Mobilità Tullio Giuffrè l’Amat; Amap e Amg passeranno sotto il controllo delle Manutenzioni, e quindi di Agata Bazzi. Uno “spogliamento delle deleghe”, come lo ha definito il sindaco, che ha colpito il suo vice Lapiana anche se Orlando si è affrettato a precisare che non è un provvedimento punitivo: “Ce lo ha chiesto lo stesso Lapiana, e noi siamo stati d’accordo con lui – ha spiegato il sindaco –migliorerà così il funzionamento dell’intera macchina comunale e Lapiana avrà più tempo per fare il vicesindaco”. E se le posizioni organizzative sono state prorogate di altri due mesi, fino a fine aprile, con il bando che uscirà la prossima settimana, la carica di vicesindaco resterà a Lapiana fino a giungo quando poi cambierà secondo quella rotazione promessa in campagna elettorale.

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UFFICIO EUROPA Diverrà un’area l’ufficio delegato al reperimento e al coordinamento di tutti i fondi extracomunali, ovvero quelli europei e internazionali. Uno sportello unico, definito “Surei”, che farà da cabina di regia per tutti i finanziamenti ‘esterni’.

BILANCIO Il sindaco ha inoltre annunciato che verrà creato un ufficio ad hoc che passi al vaglio i bilanci delle aziende, il tutto in vista del bilancio consolidato. “In questo modo – ha spiegato l’assessore Luciano Abbonato – eviteremo che la mano destra non sappia cosa fa la sinistra, come quando nel 2010 la Gesip è stata cancellata dal bilancio”. “Non si può dire che i conti sono in ordine se non si considerano le aziende – ha aggiunto il Professore – Comune in default? No, non rischiamo il dissesto. Il fatto di essere ancora vivi e di parlare anche di programmazione indica che siamo stati bravi ad andare avanti”.

SINDACATI E BUROCRATI “Convocheremo tutti i mesi i sindacati dei dipendenti comunali – ha continuato il sindaco – e una volta ogni due mesi quelli delle partecipate, così da evitare che le stesse sigle chiedano cose diverse a seconda che si tratti di dipendenti diretti o delle aziende”. Ma il primo cittadino ha annunciato anche una serie di incontri con i singoli burocrati comunali, alla presenza dell’assessore di riferimento e del vicesindaco.

PALAZZO DELLE AQUILE Infine, il sindaco ha anche annunciato maggiore collaborazione con il consiglio comunale. “Quando la giunta approverà i suoi atti – ha spiegato Orlando – li manderemo contemporaneamente alle circoscrizioni e alle commissioni, così da accelerare i tempi. Inoltre, d’ora in poi Palazzo delle Aquile sarà gestito congiuntamente dal capo di gabinetto del sindaco e dallo staff del consiglio”. Una guida congiunta che eviterà sovrapposizioni inutili: basti pensare, ad esempio, che nel Palazzo di Città la portineria e i commessi vengono gestiti da uffici diversi, con modalità differenti e a volte incompatibili, così come i vigili. Da oggi, invece, tutto passerà sotto il controllo di due soli uffici. “In questo modo – ha aggiunto il presidente di Sala delle Lapidi, Totò Orlando – centralizzeremo le scelte e ottimizzeremo le risorse, con una gestione congiunta che riguarderà tutti gli aspetti del Palazzo di Città, dai vigili all’ascensore”.

 

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