15 Giugno 2013, 12:57
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CATANIA – “Nel giorno del mio nuovo insediamento – ha scritto nel libro del Comune – con emozione insuperabile torno a servire con umiltà e passione la mia città”. Era visibilmente emozionato, Enzo Bianco, nel giorno del suo ritorno a Palazzo degli Elefanti come primo cittadino. L’ultima volta, infatti, che da sindaco si rivolse alla città, era nel lontanissimo gennaio del 2000, prima di andare a Roma a occupare la poltrona di Ministro degli Interni. Un ritorno in piena regola, dunque, quello dell’ex senatore Pd, ma anche un vero e proprio bagno di folla: uno stuolo di persone lo ha infatti atteso sull’uscio del Palazzo di Città per salutarlo, tanto che per la stampa non è stato semplice immortalare l’ingresso al Comune del nuovo sindaco di Catania o cogliere le dichiarazioni rese.
Con la fascia tricolore, affiancato dall’intramontabile commendatore Luigi Maina, cerimoniere del Comune, Bianco ha parlato alla città (Guarda il video integrale). “Per me è una grande e sincera emozione ricevere l’affetto dei catanesi. Si riparte per rimettere in piedi una città umiliata” – ha detto poi ai giornalisti parlando dalla sua stanza subito dopo aver firmato il libro comunale. “Sono stato eletto con diffusa simpatia e largo consenso – ha proseguito – da parte dei catanesi che hanno voluto affidarmi, ancora una volta, la grande responsabilità di gestire la città. E a tutti – ha evidenziato – sottolineo che intendo onorare questa sfida con serietà, passione e fantasia”.
L’ex senatore Pd si è poi soffermato nei doverosi ringraziamenti a tutti coloro che
hanno permesso la vittoria al primo turno: chi lo ha votato, in primis, ma anche le forze politiche che lo hanno sostenuto e incoraggiato, i cui esponenti, regionali e nazionali, erano in prima fila per assistere al primo discorso da sindaco. Si è rivolto ai dipendenti comunali, ai quali ha chiesto uno sforzo per rilanciare la macchina: “Chiedo sacrificio e passione – ha dichiarato: la ricompensa sarà la stima e il rispetto da parte dei cittadini”. Un pensiero, inoltre, Bianco lo ha rivolto anche al primo cittadino uscente, Raffaele Stancanelli. “Non mi ha chiamato per congratularsi – ha detto – ma lo incontrerò lunedì per il passaggio di consegne. Ma lo ringrazio sin da adesso, perché ha servito questa città in un momento difficile. Accetterò consigli anche da lui – ha continuato – che ha fatto il sindaco di Catania e ha molte cose da dirmi sui risultati che ha ottenuto e su quelli che non è riuscito a ottenere”.
Il neo primo cittadino ha poi elencato le priorità e gli obiettivi del nuovo corso: “Ci sono tante cose da fare e tante altre già iniziate e da completare: mi concentrerò su queste”. Ma la priorità rimane l’occupazione e il lavoro. “La nostra preoccupazione numero uno – ha affermato – su cui lavoreremo con grande serietà, insieme ai sindacati e agli imprenditori. Catania diventerà nel giro di qualche mese una città metropolitana – ha ricordato – e potremo governare una realtà di 700.000 abitanti. C’é una voglia straordinaria di protagonismo da parte delle risorse migliori. E ciò sarà possibile se il Comune avrà al suo fianco i governi regionale e nazionali che saranno più attenti del passato”. Bianco ha annunciato che completerà al più presto la squadra di governo per partire subito. “Il programma che ci attende è ambizioso – ha concluso – ma ridaremo a Catania il ruolo che le spetta, essere locomotiva di sviluppo e innovazione nel Paese”.
Dopo il discorso, la passeggiata lungo il corridoio con i ritratti dei sindaci, l’omaggio al gonfalone e quello in Cattedrale a Sant’Agata e a Vincenzo Bellini.
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15 Giugno 2013, 12:57