Comune, bufera sul Wintercase | Ferrandelli e Ferrara all’attacco

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28 Marzo 2013, 22:27

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PALERMO – “Facciamo un esempio. Un imprenditore vuole organizzare alcuni eventi e affitta un locale per una cifra che, mettiamo, si aggira intorno ai 6 mila euro al mese. Adesso sappiamo che, invece, basta rivolgersi al Comune di Palermo che, dietro il pagamento di un canone di appena 1500 euro, ti concede addirittura un bene pubblico. Non si genera così una concorrenza sleale tra gli imprenditori?”. Il consigliere comunale Fabrizio Ferrara e il deputato all’Ars Fabrizio Ferrandelli attaccano a testa bassa l’Amministrazione per l’assegnazione dell’ex deposito delle locomotive di Sant’Erasmo agli organizzatori del festival internazionale di musica elettronica “Wintercase”.

Nel mirino dei due esponenti del Pd-Ora Palermo c’è innanzitutto quel canone da 1500 euro che sarà versato dagli organizzatori. Una cifra ritenuta troppo bassa “per un evento che muoverà in una sera un volume d’affari – scrivono in una nota congiunta – di quasi 100 mila euro di solo sbigliettamento, a cui va aggiunto un incasso di almeno 20 mila euro per la vendita delle bibite. Il Comune doveva chiedere di più”. Su questo, sull’autorizzazione per la vendita di alcolici e sulla concessione della struttura il consigliere Ferrara presenterà nei prossimi giorni un’interrogazione a Sala delle Lapidi.

 Perché il Comune possa pretendere una provvigione sui biglietti, tuttavia, occorre che vada in porto il nuovo regolamento sull’utilizzo dei beni pubblici, come spiega il presidente della commissione consiliare Beni e Attività Culturali, Fausto Torta: “Una serie di norme in tal senso esistono già, ma il nuovo testo, che sarà pronto dopo Pasqua, metterà a gara tutte le assegnazioni con criteri riguardanti la tipologia della richiesta, la tipologia dell’assegnazione e le caratteristiche del bene. E chiaramente sarà previsto un pagamento, in parte da elargire garantendo una percentuale delle vendite al botteghino. Nel caso specifico del Wintercase le procedure sono state eseguite correttamente e il Sant’Erasmo è stato concesso secondo il tariffario comunale”.

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Ferrara e Ferrandelli, inoltre, chiedono lumi sulle procedure di assegnazione e calcano la mano sui presunti “criteri di favore e amicizia che hanno guidato la scelta dell’Amministrazione. Altri operatori culturali per mesi hanno vanamente inseguito la disponibilità del Sant’Erasmo. Noi chiediamo soltanto che ci siano regole chiare e valide per tutti”. “Ma non è il Comune l’assegnatario dell’ex deposito delle locomotive – ribatte Torta –. L’assegnatario è un privato e tra l’altro si tratta di un’assegnazione in scadenza tra qualche mese. È stato l’assegnatario a richiedere la concessione per gli organizzatori del Wintercase. Dopodiché il Coime ha dato il suo nulla osta per la manifestazione”.

La chiusura del comunicato di Ferrara e Ferrandelli contiene una nota polemica sulle risposte fornite ieri sull’argomento dall’Ufficio Stampa di Palazzo delle Aquile, definito “politicizzato e poco professionale” e accusato di “non perdere occasione per polemiche di parte verso un antico competitor piuttosto che limitarsi alla comunicazione istituzionale dei chiarimenti. Ci spiace sicuramente che la vicenda riguardi persone a noi vicine ed un evento di tale portata, ma il nostro compito istituzionale ed etico non é quello di mettere il bavaglio o far finta di non ascoltare istanze provenienti da altri cittadini”. Su questo punto da piazza Pretoria preferiscono non replicare ribadendo la posizione già sostenuta ieri.

Ma, un po’ a sorpresa, è proprio dalla stessa area politica di Ferrara e Ferrandelli che arrivano le parole più nette sulla vicenda. “Il festival internazionale di musica elettronica è un’esperienza culturale da valorizzare e tutelare – dice il segretario provinciale dei Giovani Democratici, Marco Guerriero – un progetto che negli ultimi anni è cresciuto tantissimo e che proprio negli ultimi mesi è arrivato nel resto d’Italia e d’Europa. Mi sorprende l’interrogazione del consigliere comunale Fabrizio Ferrara contro il festival, sarebbe meglio occuparsi dei problemi reali della nostra città e tutelare le poche buone esperienze di respiro internazionale che provano a tenere in vita il tessuto culturale ed artistico di Palermo”. E a rincarare la dose ci pensa Roberto Mancuso, consigliere di Ora Palermo della Quarta Circoscrizione: “Sinceramente non capisco come si possa innescare una polemica su uno dei pochi eventi culturali che funzionano nella nostra città. Agli organizzatori del Festival manifesto tutto il nostro sostegno e auguro una buona riuscita dell’evento”.

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28 Marzo 2013, 22:27

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