18 Giugno 2012, 21:06
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Gravi anomalie nei verbali delle ultime amministrative palermitane. Talmente gravi da finire in un esposto alla magistratura. E’ quanto denunciano gli attivisti del Movimento Cinque Stelle, che alle ultime consultazioni nel capoluogo siciliano non hanno raggiunto il cinque per cento di sbarramento per meno di duemila voti. Almeno secondo i dati ufficiali diffusi dagli uffici elettorali del comune di Palermo.
Dopo uno attento studio dei verbali di chiusura dei seggi, gli attivisti del movimento di Beppe Grillo avrebbero infatti notato diversi errori. Su almeno 25 verbali cartacei i voti raccolti dal Movimento 5 Stelle sarebbero ben maggiori rispetto a quelli pubblicati sul sito del comune, e in altrettanti mancherebbe addirittura il numero totale dei voti delle liste. Senza contare che – sempre secondo i dati raccolti dai ragazzi del movimento – in ben 69 verbali di chiusura dei seggi il totale dei voti raccolti da tutte le liste sarebbe minore di quello presente nel sito del Comune. “In questa maniera – commenta il portavoce dei CInque Stelle Riccardo Nuti – aumentava il denominatore totale su cui calcolare le percentuali. Siamo ancora in attesa di ben sei verbali per i quali abbiamo richiesto l’accesso, ma ovviamente a più di un mese dalle elezioni neanche se ne parla. Dai verbali presi in considerazione però appare evidente come ci siano delle inquietanti discrepanze”.
Nuti, candidato sindaco del Movimento Cinque Stelle, è stato anche il candidato consigliere più votato a Palermo, raccogliendo oltre tremila preferenze. La lista dei Cinque Stelle palermitani però non è riuscita a superare la soglia dei 5 punti percentuali di sbarramento: trentanove candidati al consiglio comunale hanno raccolto 11.674 preferenze totali, fermandosi al 4,3 per cento. Le porte di sala delle Lapidi quindi sono rimaste chiuse per il candidato più votato. Le varie anomalie che sarebbero contenute nei verbali però potrebbero riaprire la partita. “Abbiamo deciso di fare un esposto alla magistratura per due motivi – spiega Nuti – non solo perchè ci basterebbe davvero poco per superare lo sbarramento, ma soprattutto perché vogliamo capire chi ha commesso degli errori così grossolani. Errori che hanno creato e continuano a creare sprechi economici dovuti a tempi biblici di verifica: è il caso che questa volta chi ha sbagliato, per una volta, paghi”.
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18 Giugno 2012, 21:06