21 Agosto 2024, 06:05
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PALERMO – L’accordo su come investire i 60 milioni dell’avanzo di gestione ancora non c’è ma, intanto, al Comune di Palermo arriva l’ultimatum del commissario regionale. Palazzo delle Aquile non ha approvato il bilancio consuntivo 2023 e adesso avrà meno di due settimane per farlo.
Angelo Sajeva, nominato a fine giugno commissario ad acta, ha scritto ai consiglieri comunali di Palermo per metterli in mora: il termine ultimo per il via libera al consuntivo è scaduto lo scorso 30 aprile e dopo quattro mesi la manovra non ha ancora ricevuto il disco verde.
Una situazione che riguarda buona parte degli enti locali dell’Isola e su cui Sala Martorana non ha neanche troppe responsabilità: il rendiconto è stato approvato dalla giunta a inizio luglio, poi è passato ai revisori che hanno reso parere a fine mese e infine è approdato alle commissioni prima della pausa estiva.
Il presidente Giulio Tantillo ha convocato l’Aula per oggi e domani alle 11: all’ordine del giorno c’è l’insediamento del neo consigliere del Pd Fabio Teresi, che subentrerà all’eurodeputato Giuseppe Lupo, poi dovrebbe toccare al rendiconto. Sajeva ha messo nero su bianco che la delibera andrà approvata entro dieci giorni.
Il problema è che nella litigiosa maggioranza di centrodestra non c’è accordo su come investire l’avanzo di amministrazione che ammonta a oltre 60 milioni. La giunta ha proposto uno schema che, da solo, assorbe più di 50 milioni, mossa che ha fatto storcere il naso a molti consiglieri.
Da settimane vanno avanti le riunioni ma l’intesa pare ancora lontana, specie sui progetti da finanziare che devono essere già pronti, dal momento che i soldi vanno impegnati entro dicembre. Il vertice decisivo è stato rinviato più volte e qualcuno ipotizza addirittura di scindere le due pratiche, approvando adesso il consuntivo e rimandando a dopo l’accordo sull’avanzo che avrà comunque bisogno di una delibera a sé.
Una prospettiva neanche troppo peregrina ma che la dice lunga sul clima che si respira in una maggioranza che attende le nomine di sottogoverno, senza dimenticare le richieste di rimpasto di giunta che si fanno sempre più insistenti.
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21 Agosto 2024, 06:05