29 Marzo 2014, 16:33
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LAMPEDUSA (AGRIGENTO) – Il Comune di Lampedusa (Ag) nega l’accesso agli atti richiesti da Pietro Busetta, ex assessore comunale, e il Tar per due volte ha condannato il comune, anche al pagamento delle spese di giudizio, e dopo il secondo ricorso, oltre a dichiarare l’obbligo del Comune di Lampedusa di consentire l’accesso agli atti entro il termine di 20 giorni dalla data di notifica della sentenza, ha nominato commissario ad acta per l’ipotesi di ulteriore inadempienza il responsabile comunale del settore Affari Generali, che ”dovrà provvedere a porre in essere gli atti necessari per l’adempimento entro i successivi trenta giorni”.
Busetta aveva chiesto, attraverso il suo legale Girolamo Rubino, che il Comune gli fornisse gli atti di condono edilizio presentata da alcuni vicini ”che si chiamano – dice il legale – Nicolini come l’attuale sindaco Giusy Nicolini” che lo avevano citato in giudizio davanti al Tribunale di Agrigento (causa pendente) per una presunta violazione delle distanze minime tra fabbricati. Il comune non ha risposto.
”Allora ho proposto un ricorso davanti al Tar Sicilia – dice Rubino – per la declaratoria di illegittimità del silenzio-rifiuto formatosi sull’istanza di accesso ed il Tar aveva accolto il ricorso ordinando al Comune di Lampedusa di consentire al ricorrente l’estrazione di copia dei documenti richiesti, condannando anche il Comune al pagamento delle spese giudiziali. Il Comune non ha ottemperato all’ordine impartito dal giudice amministrativo. Dopo il giudicato sulla sentenza Busetta – prosegue – adiva nuovamente il Tar per chiedere l’esecuzione del giudicato”. Il Tar ha nominato il commissario.
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29 Marzo 2014, 16:33