19 Aprile 2021, 17:33
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PALERMO – I renziani escono ufficialmente dalla giunta comunale di Palermo. A darne notizia è il sindaco Leoluca Orlando in persona che ieri aveva lanciato un aut aut agli esponenti di Italia Viva: gli assessori Toni Costumati e Leolpoldo Piampiano avrebbero dovuto sciogliere la riserva entro la prossima seduta, scegliendo fra la fedeltà al sindaco e quella al partito.
“A seguito del comportamento, delle dichiarazioni e delle proposte formulate dal gruppo consiliare Italia Viva, ho preso atto del documento di nove assessori in piena condivisione sulle mie stesse posizioni – spiega il Professore – Ho chiesto di conoscere le determinazioni degli altri due assessori. Toni Costumati mi ha presentato una motivata lettera di dimissioni nella quale manifesta le ragioni di disappunto per quanto si è creato, anche in riferimento alla sua esperienza culturale e politica. Dimissioni che accetto procedendo alla nomina di un nuovo assessore”. “Leopoldo Piampiano – continua Orlando – mi ha confermato, senza alcuna ulteriore considerazione, di riconoscersi pienamente nella posizione di Italia Viva. Procederò, pertanto, alla nomina di un nuovo assessore”.
Piampiano, vicino al deputato regionale Edy Tamajo, è stato per tre anni assessore alle Attività produttive: “Un ringraziamento sentito e sincero a tutto il personale, i funzionari e i dirigenti del Suap e a tutti i rappresentanti delle associazioni di categoria per il lavoro svolto in questi anni difficili e intensi”, commenta a Livesicilia.
Costumati, nominato meno di un mese fa, si è occupato invece di cimiteri, verde e patrimonio. “In questi giorni si è consumato uno scontro assolutamente evitabile – spiega in una nota – Si è voluto lo stesso forzare, senza la necessaria lungimiranza. Nel merito, Italia Viva può rivendicare legittimamente le ragioni del dissenso, nel metodo avrei evitato di arrivare al voto in aula provando, preliminarmente, a pretendere chiarimenti. Tutto quanto ne è scaturito dopo è frutto solo della dirompente personalità degli attori in campo che hanno voluto rompere ogni argine, seppur fragile, che ha tenuto la maggioranza fino ad oggi. Allo stesso tempo, se non fossimo stati esclusi dalla convocazione della Giunta politica di sabato pomeriggio, probabilmente si sarebbero create le condizioni per un tentativo di opportuna ricucitura. Gli aut aut o le provocatorie e ovviamente improponibili proposte di governi di salute pubblica, nonché l’inasprimento eccessivo dei toni utilizzati nei comunicati stampa da parte di tutti, hanno portato poi a questa implosione della situazione. La mia nomina è stata proposta da Italia Viva e per il mero rispetto della fiducia che i dirigenti di Iv hanno riposto nella mia persona presento le mie dimissioni, evidenziando tuttavia di non avere condiviso le modalità con cui è stata gestita questa situazione e per la quale avevo proposto, inascoltato, soluzioni di opportuna e necessaria mediazione che avrebbero evitato la rottura improvvisa nei rapporti”.
L’uscita dei due assessori adesso riapre i giochi per un mini-rimpasto: il sindaco potrebbe decidere di accontentare le richieste del Pd e di Avanti Insieme, finora senza rappresentanti in giunta, così da consolidare quel che resta della maggioranza o puntare su due tecnici per evitare trattative politiche in un momento delicato come questo.
“Le dimissioni dei due assessori di Iv non arrivano inaspettate ma portano a compimento l’operazione politica di frattura della maggioranza, iniziata da molti mesi – dicono i consiglieri di Sinistra Comune Barbara Evola, Fausto Melluso, Katia Orlando e Marcello Susinno – La vicenda del bilancio, che aveva visto il nostro Gruppo uscire dall’aula al momento del voto, aveva già svelato il tentativo di formare alleanze trasversali con l’unico intento di affossare scelte strategiche per il cambiamento della nostra città. Un evidente scontro di visione ha determinato l’atteggiamento irresponsabile in Consiglio Comunale e la gestione inaccettabile dei lavori d’aula di una forza politica che, mentre continuava ad occupare posti di potere strategici, dal Suap ai rifiuti, dal bilancio ai cimiteri, boicottava puntualmente atti importantissimi per la città. La bocciatura del consolidato e del piano triennale delle opere pubbliche, con le conseguenze gravi per lavoratori e lavoratrici e per l’intera comunità palermitana, sono soltanto la punta dell’iceberg. Da tempo la nostra forza aveva rilevato contraddizioni profonde, nell’azione politica di IV, che hanno frenato l’attività di governo. Adesso bisogna pianificare una strategia comune tra la giunta e le forze politiche che vogliono proseguire il percorso programmatico condiviso, perché riteniamo fondamentale raggiungere gli obiettivi di mandato e superare le criticità nella gestione della città”.
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19 Aprile 2021, 17:33