Comune, rimpasto più vicino |Le poltrone che traballano

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20 Aprile 2015, 19:21

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CATANIA – Potrebbe restarne uno solo. Forse qualcuno in più. Non si sa quanti e quali assessori saranno sostituiti, ma l’ipotesi di un rimpasto di Giunta – non un semplice cambio della guardia ma quasi un cambio di squadra – che da tempo aleggia tra i corridoi di Palazzo degli Elefanti, si fa sempre più concreta. Pare, infatti, sempre stando ai rumors, che più di un gruppo consiliare stia tirando la giacca al primo cittadino per ottenere una rappresentanza, per chi non ne ha, o averne di più, magari in proporzione al numero di consiglieri. E che, se il primo cittadino non provederà al rimpasto in tempi brevi, di delibere in aula non ne passeranno più.

Potrebbe essere letta in quest’ottica, dunque, e non solo nell’indolenza o nell’assenza di responsabilità di alcuni rappresentanti dei cittadini in aula, la continua mancanza del numero legale – e, di conseguenza, del voto del Consiglio – su delibere tutto sommato “semplici”, come quelle relative alle due proposte di costruzione di alloggi in edilizia convenzionata che l’amministrazione sembra voler ardentemente che il consiglio, su indicazione della giunta, respinga.

Basta vedere i consiglieri di quali gruppi non si presentano in aula o non rimangono in occasione del voto, per capire da quali correnti provengano le richieste, velate o meno, al sindaco Bianco che, a questo punto, potrebbe decidere di fare tabula rasa o quasi della sua squadra. E accontentare così, magari, il gruppo di Articolo 4, tra i più numerosi in aula, che attualmente ha solo un assessore di riferimento in Giunta (pur avendo rappresentanti in alcune società partecipate), la molto contestata dall’aula Angela Mazzola che non è detto mantenga il posto.

Così come non sembra affatto certa – molti darebbero questa notizia come sicura – la permanenza di Salvo Di Salvo né quella di Rosario D’Agata. Quest’ultimo, nonostante sia del partito del sindaco, sembrerebbe infatti destinato a lasciare la poltrona dell’assessorato alla Viabilità e all’Ambiente. Ma il condizionale rimane d’obbligo.

Bianco potrebbe, però, anche accontentare il gruppo di Catania Futura, riferimento diretto del deputato regionale Nicola D’agostino e dell’ex assessore regionale Nico Torrisi, in ascesa non solo in Consiglio, ma anche nei quartieri. Il gruppo, che oggi conta tre consiglieri e nessun assessore, potrebbe presto ingrossarsi e decidere di alzare la voce.

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Sul treno in partenza sembra ci sia anche l’assessore ai Lavori pubblici, Luigi Bosco, esponente del Megafono e riferimento del presidente Crocetta. Il gruppo che fa riferimento al governatore ha appena tre consiglieri. Troppi per avere due assessori. L’altro, il vicesindaco Marco Consoli, potrebbe dunque restare. Ma, anche in questo caso, il condizionale è un obbligo.

Nessuna certezza, poi, sulle sorti di Valentina Scialfa. Anche l’assessora allo Sport non ha diretti riferimenti in Consiglio, ma il lavoro svolto, in particolare con l’istituzione degli istituti omnicomprensivi a Librino, potrebbe portare il sindaco a tenerla in squadra. Dove dovrebbero rimanere anche l’assessore al Bilancio, Giuseppe Girlando e quello alla Cultura, Orazio Licandro. Insomma, gli assessori senza consiglieri potrebbero spuntarla sugli altri. Oltre ad Angelo Villari, piddino ex cigiellino assessore ai servizi sociali, di freschissima nomina. Difficile – ma non impossibile – che il sindaco decida di sostituirlo.

 

 

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20 Aprile 2015, 19:21

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