Comune verso il dissesto |Caruso: “Paghino i colpevoli”

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25 Novembre 2013, 17:40

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ACI SANT’ANTONIO – Il Comune di Aci sant’Antonio va verso il dissesto. I conti del Comune non sembrano infatti essere in regola, almeno stando a quanto emerge dai documenti della Corte dei Conti sezione di controllo per la Regione Sicilia, che mette in evidenza numerose inadempienze a partire dal 2011 e durante l’amministrazione Cutuli. In particolare, a essere messe in risalto dai magistrati contabili, sarebbero spese che non potevano essere sostenute e che hanno fatto letteralmente “fallire” il Comune. Tra queste ci sarebbero oltre mezzo milione di euro che il Comune deve ad AciAmbiente, 35mila euro di spese per le linee telefoniche, 160mila euro per la pubblica illuminazione e altri 105mila per il distretto socio-sanitario. Tutte spese che si riferiscono al solo 2012. In tutto, l’ammontare del debito è di circa 1.141.852,85 milioni di euro.

Ma la Corte dei Conti evidenzia anche altre gravi inadempienze: ad esempio, durante la precedente amministrazione, scrivono i magistrati, “non è stato compiuto alcun riaccertamento dei residui da parte dei responsabili dei servizi; non è stata effettuata la richiesta verifica minuziosa delle situazioni debitorie dell’ente, distinguendo,con riferimento all’ultimo triennio, i debiti fuori bilancio riconosciuti da quelli in attesa di riconoscimento e le ulteriori passività potenziali esistenti, non fornendo documentazione relativa ai piani di rientro dai debiti, come anche la specifica indicazione sulle coperture finanziarie”

Inoltre, sempre secondo la Corte palermitana, l’Ente, non avendo adottato i provvedimenti necessari al ripiano dei debiti, non avrebbe dovuto assumere impegni o effettuare pagamenti delle spese se non espressamente previsti per legge. Tutto ciò è emerso solo dopo che l’attuale sindaco di Aci Sant’Antonio, Santo Caruso, ha presentato la documentazione necessaria, lo scorso 25 ottobre. Una vera e propria “valanga”di debiti che adesso rischia di mettere in ginocchio l’intera comunità santantonese.

“Il Comune adesso, ha solo 30 giorni – dice il sindaco Caruso – per trasmettere una soluzione tra il piano di rientro e la richiesta di dichiarazione del dissesto; tutto questo graverà sui cittadini ma ci aspettiamo che giustizia venga fatta e che i responsabili paghino per queste inadempienze”.

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Insomma, una vera e propria bomba ad orologeria pronta a esplodere.

 

 

 

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25 Novembre 2013, 17:40

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