“Con Alfano ulteriore attuazione | alle idee di Falcone sulle indagini”

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20 Maggio 2011, 19:39

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Giovanni Falcone “ci ha lasciato un grosso patrimonio, un’eredità pesante, perché vorremmo realizzare tutte le cose che lui aveva in mente e che non è riuscito a realizzare in vita”. Così il procuratore nazionale antimafia e collaboratore di Falcone, Piero Grasso – intervistato da Giustizia newsonline, il quotidiano telematico del ministero della Giustizia – ricorda la figura del magistrato ucciso dalla mafia a tre giorni dall’anniversario della strage di Capaci. “Con l’avvento del ministro Alfano – spiega Grasso – si è data ulteriore attuazione all’idea di Falcone di utilizzare tutto gli elementi che provenivano dalle indagini antimafia anche per le misure di prevenzione, dandone la competenza alle direzioni distrettuali antimafia”.

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Il procuratore rievoca poi quando Falcone – nominato direttore generale degli Affari penali – lo chiamò la ministero della Giustizia “e non seppi dirgli di no. Era un grande organizzatore e queste capacità le mise subito al servizio del ministero, attorno a lui si creò una squadra che cominciò a lavorare alla odierna legislazione antimafia, un momento giuridico. Un’attività – aggiunge – contrastata non solo da forze politiche, ma dagli stessi magistrati”.

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20 Maggio 2011, 19:39

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