17 Febbraio 2013, 14:44
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PALERMO – “Difendere e sostenere le prerogative del Mezzogiorno”. Riparte dal territorio Grande Sud con una convention in grande stile a cui hanno partecipato tutti i vertici del partito, da Bernadette Grasso a Eusebio Dalì, da Giacomo Terranova a Pippo Fallica, anche se gli applausi sono stati tutti per il ritorno sulla scena politica, dopo il malore che lo ha colpito due settimane fa, di Gianfranco Micciché, giunto quando ormai il convegno era quasi ai titoli di coda per “Firmare un contratto con i cittadini del Sud” in un’aula gremita di gente, tra cravatte e fazzoletti arancioni, si sono susseguiti gli interventi dei membri del partito.
E’ toccato a Eusebio Dalì, nuovo coordinatore provinciale di Palermo, aprire la conferenza ricordando le origini del movimento, nato nel 2010 come Forza del Sud. “Ricordo ancora quella sera a Roma quando con alcuni amici decidemmo di varcare il Rubicone di questa avventura” dice Dalì, che si è poi espresso sull’alleanza Grande Sud-Lega Nord. “Non vogliamo emulare la Lega – continua – non vogliamo dividere l’Italia. Vogliamo rendere la Sicilia e il Meridione protagonisti”.
Sempre a proposito della große koalition con la Lega, Gerlando Inzerillo, coordinatore cittadino di partito, ha affermato: “Non vedo nulla di scabroso in questo. E’ mai possibile che ciò che la Lega ha saputo fare per le regioni del nord, non ci sia qualcuno in grado di fare la stessa cosa per il Sud? Questo è il nostro intento”. Inzerillo ha poi elencato alcuni dei punti salienti del programma: dall’abbattimento e snellimento della burocrazia, all’innovazione tecnologica e alla promozione dell’uso di energia proveniente da fonti rinnovabili, passandro attraverso la centralità della famiglia nello sviluppo del Paese.
A fargli eco è Bernadette Grasso, capogruppo di Grande Sud, che ha parlato della volontà del partito di rafforzare l’importanza del Meridione a livello nazionale: “Dobbiamo votare Grande Sud perchè il Mezzogioorno abbia forte sostegno in Parlamento”. La Grasso ha poi tessuto le lodi del leader del partito: “Miccichè è un uomo che ama tantissimo la Sicilia, che dall’inizio ha pensato sempre e solo al Meridione. Dobbiamo dargli fiducia e dobbiamo darne anche a Grande Sud per tutto ciò che può fare”. Non sono mancati gli attacchi a Beppe Grillo nell’intervento di Bernadette Grasso. “Il loro programma è uguale a quello del Pdl – ha affermato – Questi signori del Movimento Cinque Stelle sono nati come un movimento di anti-politica. Io credo di essere più rivoluzionaria di loro”.
Dopo i tanti interventi, tra cui quello di Giacomo Terranova, deputato regionale e candidato al Senato, che ha sottolineato la volontà di ricominciare con un nuovo slancio, nonostante il “percorso sia complicato”, tra applausi e ovazioni dei presenti è arrivato con la sua immancabile cravatta arancione il tanto atteso leader del partito. Dopo alcuni riferimenti alle “persone che sono andate via abbandonando il partito”, Miccichè ha espresso la “certezza che presto il partito decollerà. Oggi – aggiunge Miccichè – stiamo affrontando una cosa emozionante. Un partito nato a Palermo e candidato alla politica nazionale. Ciò che raggiungeremo al momento sono solo scommesse, ma ci crediamo enormemente”.
“Con Berlusconi abbiamo firmato – conclude il leader del movimento arancione – un accordo straordinario: Silvio restituirà l’Imu che abbiamo versato e lo farà sul serio. E poi diciamolo: lui è davvero simpatico, non c’è paragone con Ingroia o Bersani. Se il Cavaliere farà da mediatore con la Lega? Assolutamente sì. Esistono dualismi d’interesse, non di potere – ha aggiunto – e gli interessi devono essere gestiti in modo tale da soddisfare sia gli uni che gli altri; il 75% delle accise alla Lombardia, il 100% alla Sicilia”.
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17 Febbraio 2013, 14:44