20 Marzo 2016, 08:30
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PALERMO – Brodino toscano. Sufficiente appena per sopravvivere, navigando a vista. Palermo in ripresa rispetto alla gara, comunque non disastrosa, disputata col Napoli. Contro l’Empoli arriva uno 0-0 che permette di guardare al futuro con moderato ottimismo e di tornare a fare punti in trasferta dopo un mese e mezzo. Poca roba, si potrebbe dire, anche se rispetto al recente passato il pari del “Castellani” potrebbe essere considerato gemma preziosa in grado di rivelarsi decisiva quando arriverà il momento di tirare le somme per individuare le tre squadre costrette a salutare la Serie A. Con un pizzico di cinismo in più si poteva anche puntare alla massima posta, tuttavia riuscire a non perdere una gara giocata sul filo dell’equilibrio può risultare importante soprattutto sotto il profilo psicologico. Meglio che niente, senza volerci girare intorno più di tanto.
L’anticipo del sabato pomeriggio ha detto che l’esperimento di Vazquez falso nove potrebbe diventare costante nel finale di stagione. Fase offensiva più convincente rispetto a quanto si era visto nelle ultime settimane, anche se persiste il problema del gol. Il Palermo non riesce a realizzare, a dirlo sono i numeri: appena una rete nelle ultime sei gare meno i tre minuti iniziali del match contro il Toro, sbloccato proprio in apertura da Gilardino. Un dato di fatto preoccupante, difficile pensare di reggere l’urto di una corsa salvezza senza buttarla dentro. Nonostante i segnali incoraggianti che giungono dal reparto arretrato, negli ultimi due match perforato solo in una circostanza e su calcio di rigore. Squadra più accorta con l’arrivo di Novellino, i progressi si vedono ma il timore è che possano non bastare per ottenere la permanenza nel massimo campionato. Serve qualcosa in più.
A prescindere dal risultato odierno di Frosinone, Carpi e Verona (quest’ultime due impegnate in un drammatico scontro diretto), il Palermo deve ragionare sul proprio percorso, con otto partite ancora da disputare. Due le sfide che sembrano fuori dalla portata dei rosanero, ovvero quelle in programma alla 33esima giornata in casa della Juventus e alla 37esima al “Franchi” contro la Fiorentina. Le prossime due, con Chievo in trasferta e Lazio al “Barbera”, rischiano di rivelarsi armi a doppio taglio: non avendo molto altro da chiedere al campionato, veneti e biancocelesti potrebbero pagare dazio per carenza di motivazioni oppure essere avvantaggiati dall’assenza di pressioni. I confronti rimanenti non si possono sbagliare: Atalanta, Frosinone e Sampdoria tra la 34esima e la 36esima, a chiudere l’ultimo match stagionale col Verona in casa. Se l’aquila rosanero è ancora in possesso degli artigli, questo è il momento di tirarli fuori.
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20 Marzo 2016, 08:30