12 Giugno 2014, 12:22
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CATANIA – Da Milano a Catania il passo è breve per “Mondovisione Tour”. Dopo gli oltre 120 mila spettatori dell’Olimpico e i 130 mila di San Siro, ad accogliere il Liga nazionale al Massimino sono stati, per la prima tappa etnea, 25 mila fan. C’è chi arriva da Palermo, chi da Messina e chi addirittura ha attraversato lo Stretto rigorosamente con biglietto in mano per non perdersi lo spettacolo. Già, perché di puro spettacolo si è trattato. Palco semicilindrico, casse rosso fuoco, luci e led pronte a riscaldare sin dai primi istanti l’atmosfera. Poco importa la fila chilometrica per chi sin dalle 10 del mattino attendeva sotto il sole di entrare al Cibali per ritagliarsi un fazzoletto di prato dalla posizione strategica.
Ore 21.30, a materializzarsi sul palco con jeans, t-shirt nera e camicia, è il cantautore emiliano. Si parte con “Il muro del suono”, “Il volume delle tue bugie” e “I ragazzi sono in giro”. È un Luciano senza peli sulla lingua, che affronta il tema della crisi economica nazionale e che per rompere il ghiaccio non fa fatica a sicilianizzarsi: “Siamo in Mondovisione, minchia”. E ogni singolo è un susseguirsi di nuove scenografie originali, innovative e pronte a far sognare. Se per “Ho messo via” il palco si trasforma come per magia in una coloratissima giostra con tanto di cavalli intenti a girare, per “Ciò che rimane di noi” è la sequenza di un elettrocardiogramma con un cuore pulsante ad emozionare i fan in delirio. Tra le canzoni del nuovo album non manca “Il sale della terra” in cui Ligabue tratta il tema scottante dell’abuso di potere.
Per l’occasione il palco diventa una mega calcolatrice da cui esplodono cifre imbarazzanti sui costi della giustizia, della politica e dei processi pendenti senza fine in Italia. Ed è proprio quando l’uomo fa i conti con la realtà di tutti i giorni che è il caso di ritrovare se stesso nel calore e nella serenità dei propri affetti. Ecco che l’atmosfera sul cielo di Catania diventa più intimista e Liga, tra le note di “Per sempre”, sfoglia le pagine ingiallite del suo album di famiglia con le foto di quel bimbo nato a Carreggio in braccio a mamma e papà. Dopo “Certe notti”, a concludere l’evento è “Il meglio deve ancora venire”. Messaggio di speranza rivolto ai giovani che con grinta e senza banali eccessi hanno vissuto la serata.
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12 Giugno 2014, 12:22