“Con Silvio ci parlo io…”

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12 Giugno 2010, 19:12

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I temi da trattare sono tanti e sono – tanto per cambiare – tutti incandescenti. Madamina, nello specifico, il catalogo è questo: il mancato avvio dell’accordo di programma quadro fra St microelectronics, Sharp, Enel e Regione siciliana per la realizzazione di quella che sarebbe la più grande fabbrica di pannelli fotovoltaici d’Europa; la “strategia in atto di depotenziamento del sito catanese”,  la necessità di un piano industriale che consolidi la produzione e lo sviluppo in un settore strategico quale la microelettronica; garanzie occupazionali per i lavoratori di Numonyx e l’impiego di personale aggiuntivo e non solo di salvaguardia nel fotovoltaico. Sono le principali richieste e preoccupazioni rappresentate dalla delegazione di sindacalisti e dipendenti di St microelectronics e Numonyx ricevuta, nella sede di Catania, dal presidente della Regione siciliana, Raffaele Lombardo. Il governatore ha rassicurato i presenti. E ha dato rassicurazioni, urbi et orbi, anche ai siciliani: “L’attuazione dell’accordo quadro – ha detto al termine della riunione – fra St, Sharp, Enel, che coinvolge pure la Regione, per la realizzazione della fabbrica di pannelli fotovoltaici, rappresenta uno degli argomenti, insieme alle risorse del Fas e alla vicenda dei 22.500 precari in carico agli enti locali siciliani, di cui parlerò la settimana prossima nell’incontro in programma a Roma con Berlusconi e Tremonti. In quella sede – continua Lombardo – solleciteremo il Cipe affinché il via libera all’accordo di programma arrivi prima della pausa estiva. Lo stanziamento è già stato accantonato e dobbiamo pretendere che venga destinato”. 
D’altra parte il governatore l’ha ribadito pure nel suo blog: “La vertenza legata alla stabilizzazione dei precari siciliani resta una delle imprescindibili priorità del mio governo. Tutti noi condividiamo l’idea per la quale in Sicilia, dopo anni di sprechi e clientelismo, nessun altro episodio di precariato dovrà essere alimentato. È però altrettanto presente in ciascuno di noi la consapevolezza che bisogna dare un futuro certo e stabile a quanti, per oltre un decennio, hanno prestato la loro opera all’interno delle pubbliche amministrazioni. Per ottenere tale risultato, con orgoglio e dignità, non chiediamo al governo nazionale né mance, né prebende, ma solo l’autorizzazione a poter derogare dal patto di stabilità, legando lo sforamento eventuale solo alle ipotesi di stabilizzazione e chiudendo subito dopo la finestra, uniformandoci cosi al resto d’Italia”. Vasto programma.
Insomma, si va a Roma senza cappello in mano, con una lunghissima teoria di argomenti, la notizia è questa. Si va per ottenere, con la Sicilia alla finestra. “Porremo con forza, e d’intesa col sindacato nazionale – ha concluso Lombardo – anche il tema del depotenziamento del sito catanese, rispetto a quello di Agrate”. E Silvio, bonta sua, che risponderà?

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12 Giugno 2010, 19:12

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