07 Ottobre 2021, 12:01
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CATANIA – Ancora una volta fari accesi su Niko Pandetta, da poco entrato nel mondo del trap e volto molto noto della canzone neomelodica. È lui il cantante che si stava esibendo nel locale di Bronte – drinkeria & lounge bar” di via Annunziata in cui ieri sono arrivati i carabinieri. E dopo i controlli hanno bloccato il concerto. I militari hanno identificato i partecipanti all’evento, la maggior parte senza mascherina. I titolari del bar sono stati sanzionati per una serie di infrazioni relative alle normative anti-Covid. L’esercizio commerciale rimarrà chiuso per cinque giorni.
Da Palazzolo Acreide ad Ostia, passando dalle trasmissioni Rai, Pandetta muove polemiche ormai da anni. Il motivo? La sua parentela, ostentata con un tatuaggio e una canzone, con l’ergastolano capomafia Turi Cappello. Qualche mese fa, il cantante catanese si lamentava addirittura sui social per il fatto che per andare a trovare il parente in carcere (al 41bis) dovesse coprire i suoi tatuaggi, possibili canali per dei messaggi dall’esterno.
Nel passato di Pandetta anche droga: è stato condannato in appello (con una riduzione di pena) proprio per spaccio nell’ambito del processo Double Track. Le intercettazioni della polizia hanno blindato il suo coinvolgimento in un giro di smercio di sostanze stupefacenti. Ma a portare, molte volte, anche all’annullamento dei suoi concerti in varie parti d’Italia – l’ultimo ad Ostia, a Roma – i contenuti di alcune sue canzoni ritenute piene di violenza e di messaggi di illegalità. Dal canto suo Pandetta rivendica il fatto che la musica gli avrebbe permesso di trovare la sua “strada professionale”.
I carabinieri stanno facendo accertamenti anche sul cantante e il suo entourage. Quindi potrebbero arrivare sanzioni anche per Pandetta e il suo staff.
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07 Ottobre 2021, 12:01