La paura di medici e infermieri: | “A rischio le nostre assunzioni”

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27 Luglio 2016, 06:00

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PALERMO – Adesso hanno paura. Paura che quella graduatoria possa diventare inutile, carta straccia. E che il tanto agognato ritorno in Sicilia diventi ancora più difficile, lontano. Ostetiche, infermieri, fisioterapisti e tecnici di laboratorio, ma anche diversi medici siciliani sparsi per la Penisola, da Bergamo in giù, rischiano di non tornare presto nell’Isola, nonostante le linee guida sui nuovi concorsi preveda proprio la priorità per le graduatorie già definitive in vista delle prossime assunzioni. In questo caso si parla di elenchi approvati già tra il 2010 e il 2011. Rimasti congelati in seguito al decreto Balduzzi che ha bloccato le assunzioni. E così, vincitori sì di concorso, ma senza la possibilità di prendere servizio in Sicilia. Nel frattempo in tanti partivano a cercare lavoro altrove. In tutta Italia.

“Io – racconta una ostetrica, parlando a nome degli altri professionisti – lavoro lontana dalla Sicilia da otto anni. Ho anche due figli piccoli. Questa situazione ha finito per dividere tante famiglie. Siamo decine le coppie in cui il marito è rimasto magari in Sicilia con i figli e le mogli sono andate a lavorare lontano. O viceversa”. Una lontananza che medici e tecnici speravano di colmare con i nuovi concorsi annunciati dall’assessore alla Salute Baldo Gucciardi. “Ma la nostra graduatoria – continua l’ostetrica – scadrà il 31 dicembre del 2016. Se l’assessorato non sbloccherà le procedure, rischiamo di non rientrare più tra gli assunti”. Dopo anni di sacrifici.

Un allarme che riguarda, come detto, anche gli infermieri. Circa novanta di loro, in servizio in ospedali di altre regioni rischiano di essere esclusi dalla possibilità di tornare a lavorare nell’Isola. Il caso riguarda l’Asp di Palermo, gli Ospedali riuniti Villa Sofia-Cervello e il Policlinico universitario. Nel 2010 fu pubblicata una graduatoria della quale facevano parte i 90 infermieri. Anche questa graduatoria scade a fine anno e non è ancora esaurita. Lo scorso mese è stato pubblicato un nuovo avviso di mobilità da parte degli Ospedali riuniti che in sostanza rischia di annullare il vecchio elenco che è in scadenza.

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Un caso identico anche per gli altri professionisti della Sanità, medici compresi: “Nonostante le linee guida emanate di recente dall’Assessorato alla Salute, – la denuncia dell’ostetrica che preferisce non rendere pubblico il proprio nome -, secondo le quali un terzo delle assunzioni dovrebbe avvenire tramite le graduatorie, l’Azienda Villa Sofia-Cervello ha bandito un nuovo bando di mobilità infra/interregionale lo scorso 3 giugno per diverse figure del comparto sanità, non prevedendo quindi l’utilizzo delle graduatorie ancora vigenti”. Una beffa, anche secondo gli infermieri, rappresentanti dal sindacato Nursind: “I colleghi rischiano di essere tagliati fuori per scadenza dei termini dalla graduatoria dopo sei anni di attesa nella speranza di ricongiungersi con le proprie famiglie” dicono i segretari di Palermo, Enrico Virtuoso e Agata Cocco, che aggiungono: “Si assiste a un blocco delle assunzioni in sanità che non è più accettabile. A pagarne le conseguenza, subito dopo i cittadini, sono gli infermieri molti dei quali rischiano di vedere naufragare, dopo anni di attesa, la speranza di un trasferimento. Chiediamo un incontro urgente con l’assessore regionale alla Salute, Baldo Gucciardi. Chiediamo che venga sospesa allo stato attuale delle cose l’esecuzione dei nuovi bandi per mobilità pubblicati il mese scorso”.

Ma l’assessore Gucciardi, contattato da Livesicilia, rassicura infermieri, tecnici e ostetriche: “Posso assicurare – dice – che le procedure per il loro ritorno in Sicilia saranno avviate molto prima del 31 dicembre. Entro poco tempo, non dico pochi giorni solo per ragioni di scaramanzia, potremo dare una risposta a tutte queste persone che giustamente attendono questa notizia da tanti anni”. Uno “sblocco” che tra l’altro, spiega Gucciardi, “sarà la salvezza degli ospedali siciliani. Assunzioni che – prosegue l’assessore – hanno il pregio di poter diventare operative praticamente il giorno dopo l’avvio delle procedure, visto che non necessitano di nuovi bandi e di nuove selezioni. Adesso – conclude Gucciardi – mancano solo gli ultimi passi del percorso che stiamo facendo insieme al Ministero della Salute. Poi tanti siciliani potranno tornare nella propria terra”.

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27 Luglio 2016, 06:00

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