Flop dei siciliani al concorsone | Passa solo uno su tre

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20 Dicembre 2012, 16:57

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PALERMO – In Sicilia meno di un candidato su tre ha superato la prova di preselezione del concorso a cattedra. In 39.414 si sono presentati all’esame (rispetto ai 46.844 previsti) e solo 10.746 hanno raggiunto il punteggio necessario per passare la prova (cioè 35 risposte esatte su 50). È appena il 27,3%. La Sicilia conquista così uno degli ultimi posti nella graduatoria fra le regioni: la media nazionale degli ammessi è di 33,5%.

Hanno svolto la preselezione anche 55 candidati, inizialmente non inseriti negli elenchi del Miur, che sono stati inseguito ammessi alla prova per aver presentato ricorso al Tar. La maggior parte dei ricorsi riguarda il merito dei requisiti richiesti dal bando per la partecipazione. Dei “non previsti”, solo 13 hanno superato la prova. Ciascun candidato ha conosciuto l’esito della prova subito dopo lo svolgimento. La preselezione infatti consisteva in una prova computer based, 50 quesiti di logica e cultura generale a risposta multipla cui rispondere in 50 minuti. Il software utilizzato per la prova ha elaborato istantaneamente i risultati delle prove allo scadere del tempo e sulle schermate dei computer è comparso l’esito dei test.

L’Anief ha già annunciato che presenterà ricorso al Tar del Lazio. L’associazione, che tutela docenti e ricercatori precari, ritiene che andrebbero ammessi tutti coloro abbiamo conseguito un punteggio da 30 in su. Secondo Anief il criterio per il punteggio utilizzato dal Ministero è “arbitrario”, in quanto fissare il punteggio minimo a 35/50 sarebbe contrario al Decreto Legislativo 297/94, che per i concorsi fissa a 6 su 10 il rapporto minimo fra risposte esatte e quesiti. “La percentuale degli ammessi in Sicilia è particolarmente bassa. Per quanto ne sappiamo finora il campione dei non ammessi è molto eterogeneo. So di colleghi di esperienza che non sono riusciti a passare e di giovani ingegneri informatici che hanno superato facilmente la prova”, dice Marisa Cuccì, insegnante e segretaria regionale Flc scuola, “proprio oggi ho scritto alla segreteria nazionale, per chiedere se i nostri uffici legali hanno intenzione di promuovere un ricorso”.

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Non è certo se nei prossimi giorni verranno pubblicati sul sito del ministero i nomi di chi ha superato l’esame e di chi non ce l’ha fatta. Quello che è certo, spiegano dall’Ufficio scolastico regionale siciliano, è che entro il 15 gennaio verrà pubblicato sulla Gazzetta ufficiale il calendario della prova scritta. Si tratterà di una serie di domande a risposta aperta, atte a valutare le competenze specifiche di ogni candidato nella propria disciplina di insegnamento e in materie affini. Solo i candidati che concorrono a cattedre nella scuola primaria dovranno affrontare anche domande di lingua straniera.

Le domande di cui saranno composte le prove, diverse per ogni ambito disciplinare, non saranno rese note in anticipo, a differenza di quanto avvenuto per i 3500 test da cui sono stati estratte le batterie per la prova di preselezione. La prova scritta infatti prevede risposte aperte, non si svolgerà al computer e non sarà valutata da una macchina, ma da commissioni giudicatrici composte da docenti, che ancora non sono state nominate. Il punteggio sarà valutato in quarantesimi. Il minimo per poter accedere alla prova orale (una simulazione di lezione frontale di una materia caratterizzante l’ambito disciplinare) è di 28/40.

Già trapelano le prime indiscrezioni sulle possibili date in cui si svolgerà la prova scritta: probabilmente entro la prima metà di febbraio. Infatti bisogna rispettare i tempi minimi per svolgere poi la prova orale entro giugno, secondo quanto annunciato dal ministro Profumo. e devono anche essere fissate le sedi d’esame. L’Usr siciliano spiega che non si tratterà delle stesse scuole che hanno ospitato la preselezione. Saranno in numero inferiore (per la preselezione sono state coinvolte circa 150 scuole in tutta l’isola) perché inferiore è il numero dei candidati che dovranno svolgere la prova scritta, e non saranno individuate necessariamente tra quelle dotate di laboratori d’informatica, in quanto non è necessario usare il computer per svolgere la prova.

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20 Dicembre 2012, 16:57

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