01 Febbraio 2011, 15:41
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Il processo Concorsopoli si chiude con tre condanne. In primo grado il giudice ha considerato colpevoli il sindaco di Ravanusa Armando Savarino, per la figlia Giusy, ex deputata all’Ars, e per Calogero Gattuso, ex segretario della parlamentare regionale.
Sono state ritenute dunque fondate le ipotesi accusatorie sostenute dal pubblico ministero Luca Sciarretta, secondo il quale nella Città dei Templi, alla fine degli anni Novanta, esisteva una rete di raccomandazioni che avrebbe permesso l’assunzione all’Ausl di Agrigento di persone vicine a politici e alti burocrati della sanità.
In particolare i bandi usciti tra il 1999 e il 2004 e poi finiti sotto la lente di ingrandimento della procura sono tre: il primo per undici posti di collaboratore amministrativo, il secondo per sette posti di autista di ambulanza, e il terzo per la copertura di venti posti di infermiere. Con queste accuse Armando Savarino è stato condannato a tre anni e sei mesi, accusato di abuso di ufficio e voto di scambio nell’ambito di un’inchiesta che ipotizzava irregolarità in tre concorsi pubblici banditi dall’Asl di cui Savarino, all’epoca dei fatti, era direttore sanitario.
Alla figlia Giusy, anche lei imputata di abuso d’ufficio, sono stati inflitti due anni e due mesi, mentre a Gattuso otto mesi. Agli altri imputati sono state inflitte pene comprese tra otto mesi e due anni e quattro mesi. Al centro del processo un fitto sistema di raccomandazioni che avrebbe alterato il regolare svolgimento dei concorsi nella sanità agrigentina. Secondo il pm che ha coordinato l’inchiesta, gli imputati avrebbero favorito alcuni candidati al concorso per collaboratore amministrativo bandito nel 1998 e alterato le prove, modificando i voti.
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01 Febbraio 2011, 15:41