Condannato l’imprenditore D’Arpa,| “ha intestato i beni a prestanome”

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02 Aprile 2012, 18:54

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La quinta sezione del Tribunale di Palermo ha inflitto tre anni di reclusione all’imprenditore Lorenzo D’Arpa, già condannato per mafia, per trasferimento fraudolento dei beni. Condannata a due anni la moglie Roberta Vaccaro. D’Arpa si era separato dalla moglie per evitare il sequestro dei beni. Ma la Guardia di finanza, grazie alle intercettazioni, ha scoperto che continuava a vivere con la donna e che aveva trasferito un milione e mezzo di euro di beni a prestanome.

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Tra i beni vi sono il distributore Erg di via Messina Marine 336, formalmente intestato alla moglie, e le quote societarie della “Teo-odora”, impresa di pulizie. Condannati a un anno e dieci mesi (pena sospesa) per intestazione fittizia  i finti soci della Teo Odora Francesco D’Antoni, Alessandro La Fiura, Massimiliano La Blasca e Ida Martinelli.

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02 Aprile 2012, 18:54

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