19 Marzo 2009, 17:00
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L’Internazionalizzazione degli Atenei rappresenta un processo di inserimento e integrazione della dimensione internazionale in tutte le attività accademiche di didattica e di ricerca. I rapporti di cooperazione tra atenei di diversi Paesi nonché tra atenei e altri attori economici e sociali costituiscono uno degli aspetti più importanti della vita universitaria nonché l’elemento più attendibile per valutare l’impatto che un’istituzione riesce ad avere, tanto nel contesto sociale nazionale, quanto in quello internazionale. In virtù dell’indiscutibile rilevanza del tema, il costante dibattito europeo si fonda infatti su questioni prioritarie come il raggiungimento degli obiettivi stabiliti dal Consiglio europeo di Lisbona nel 2000 e il perseguimento di quelli definiti nell’ambito del Processo di Bologna. In entrambi i casi, il miglioramento delle condizioni della mobilità di studenti, ricercatori e docenti è considerato elemento essenziale per accrescere la qualità della ricerca, della didattica e della formazione accademica.
Il senso dell’internazionalizzazione assume inoltre un valore più ampio, quando si configura come strumento di apertura, di dialogo e convivenza civile, che affianca alla diplomazia internazionale della politica e dell’economia, quella della conoscenza e della ricerca. In questa accezione, si evidenzia il contributo che l’istruzione superiore può dare nella costruzione dei processi di mantenimento della pace e della sicurezza internazionale, nell’integrazione per lo sviluppo sostenibile, in un contesto generale di responsabilità globale e di solidarietà internazionale.
L’Università di Catania ha avviato un processo volto all’internazionalizzazione dei percorsi formativi e della ricerca nella consapevolezza che le linee strategiche di sviluppo dell’Ateneo devono passare attraverso il potenziamento e l’inserimento a pieno titolo dell’Università nei principali network internazionali di Formazione e Ricerca.
In tale ottica una priorità condivisa è stata sviluppare, sulla base degli orientamenti espressi dalla “Dichiarazione di Barcellona” e dalla “Carta di Tarragona”, il dialogo e la cooperazione nell’area euromediterranea tramite una strategia politica volta al coordinamento delle politiche di Istruzione e Formazione dei paesi che si affacciano in tale bacino.
Questo impegno ha fatto eleggere l’Ateneo di Catania a sede delle tre Conferenze Interministeriali (Catania 1, Catania 2, Catania 3) sullo spazio euromediterraneo di Alta formazione, Istruzione e Ricerca e, in continuità con tali conferenze, l’Università ha realizzato un workshop dal titolo “La riforma degli ordinamenti didattici nelle Università del Mediterraneo” che ha visto la partecipazione di rappresentanti di Università di Egitto, Israele, Libia, Marocco, Palestina, Tunisia, Turchia. Sono stati attivati percorsi didattici internazionalizzati (dottorati e master) con rilascio di titoli congiunti e inoltre, in collaborazione con importanti network quali Emuni University e Santander Group, sono state create summers school in lingua inglese.
L’Ateneo, sensibile alle indicazioni espresse dal Commissione Europea con la creazione del Programma di apprendimento permanente LLP (Lifelong Learning) ha presentato progetti nell’ambito delle azioni: Erasmus studio, Erasmus placement, Jean Monnet, Leonardo per incrementare tutte le possibilità di scambio e formazione all’estero dei nostri studenti, laureati e mondo delle professioni. L’avvio di rapporti con la Cina si è concretizzato in alcune visite ufficiali di delegazioni di docenti con cui avviare progetti di scambio e ricerca congiunti e tramite la gestione di programmi finalizzati ad incrementare la presenza di studenti cinesi nella nostra Università.
La cooperazione interuniversitaria internazionale si è realizzata all’interno dei progetti finanziati dal MIUR.
La ricerca ha sviluppato progetti Internazionali con particolare riferimento al VII Programma Quadro, nonché di Ricerca Nazionale (PON, PNR) Regionale (POR) e Locale.
La Conferenza rappresenta non soltanto un importante momento di confronto e di riflessione su quanto fin ora realizzato per il processo di internazionalizzazione del nostro Ateneo ma, altresì, un veicolo tramite il quale far confluire le attività di potenziamento delle reti internazionali di formazione e ricerca all’interno di strategie di sistema rivolte al costante miglioramento della qualità della formazione e al trasferimento di conoscenza nei processi di sviluppo sociale, civile, culturale e umano. Oggi più che mai la dimensione internazionale assume il profilo trasnazionale in considerazione dell’attenzione rivolta ad altri Paesi protagonisti dei nuovi scenari.
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19 Marzo 2009, 17:00