19 Maggio 2014, 19:23
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CATANIA – Le nuove regole introdotte in sede di conversione del decreto legge n. 16 del 6 marzo 2014 per il calcolo dell’acconto della TASI, in scadenza il 16 giugno 2014, impongono ai contribuenti di dover necessariamente attendere il 31 maggio 2014 per poter conoscere se e come i Comuni hanno deliberato in ordine alle aliquote e detrazioni, con soli 10 giorni di tempo per l’effettuazione dell’adempimento.
Infatti, le aliquote della nuova imposta – in scadenza il 16 Giugno – devono essere approvate dalle amministrazioni entro il 23 Maggio, e pubblicate sul sito istituzionale del Dipartimento delle Finanze entro il 31 Maggio, lasciando ai contribuenti 10 giorni lavorativi per l’effettuazione del calcolo dell’importo dovuto.
Ad oggi – sostiene il Direttore di Confesercenti Catania Salvo Politino – il numero dei comuni che ha provveduto ad assumere la predetta deliberazione non raggiunge il 10% del totale ( 683 comuni su 8000 totali ): i motivi di tale ritardo sono da ricercare sia nel fatto che l’imposta è di nuova istituzione, sia nelle oggettive difficoltà che hanno le amministrazioni comunali nell’individuare l’aliquota da applicare in relazione alle diverse tipologie di contribuenti. Tali disagi, diversamente da quanto accaduto in passato, non possono e non devono gravare sui cittadini ed imprese.
Come è noto, la Tasi è la tassa nuova “tassa sui servizi indivisibili” che si applica sugli immobili in aggiunta all’Imu. Oltre alla misura, ciascun comune può adottare anche un proprio regolamento. Tenuto conto che i tempi di delibera scadono a ridosso della scadenza, le difficoltà dei cittadini e di coloro che li assisteranno nell’assolvimento dell’adempimento sono tali da rendere insostenibile il rispetto della scadenza. Questo disagio è stato già espresso da Confesercenti nazionale, unitamente a R.E.TE. Imprese Italia, in una nota del 14 maggio, al ministero dell’Economia e al sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri. A livello locale Confesercenti Catania, ha chiesto di mantenere le aliquote al livello più basso e di esentare i bene strumentali (capannoni) dal pagamento.
L’obiettivo è di sollecitare un intervento d’urgenza per differire il termine di pagamento del primo acconto, unificandolo con il saldo dell’imposta da versare entro il 16 dicembre.
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19 Maggio 2014, 19:23