28 Febbraio 2012, 19:24
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Il giorno dopo la visita di Pier Luigi Bersani, si accendono i toni della discussione rispetto al precedente faccia a faccia fra i candidati alle primarie del centrosinistra.
Un nuovo confronto tra i quattro, tenutosi alla Chiesa Valdese di via Spezio di Palermo. Un dibattito che però ha riguardato prettamente il volontariato dei centri di aggregazione, delle comunità e delle associazioni attive nel territorio, tralasciando le polemiche e i commenti a margine.
“Ancora non ho ricevuto una querela dopo la mia denuncia dei finanziamenti del Pd a Rita Borsellino e non ne riceverò perché ne ho le prove”, risponde Davide Faraone alla domanda di un giornalista fuori dalla sala Valdese. “Sono questioni tra lui e il partito, io non ho ricevuto finanziamenti”, ribatte la Borsellino – “senza voce e forse con qualche linea di febbre”, ammette – che però è forte delle acclamazioni che ha ricevuto al teatro Zappalà in seguito alle parole di Bersani. “La Borsellino è la candidata del Pd”, commenta senza stupore Fabrizio Ferrandelli, sostenuto dall’ala filo-governativa dei democratici alla Regione. “Una parte del partito mi sostiene, come fa una parte di Idv e pezzi della società civile. Sono il candidato dell’unità”, aggiunge il consigliere comunale.
La discussione si apre alla sola presenza dei “disertori” della convention di ieri. “E’ inutile promettere in questi casi. Nessuno di noi è mandrake. Non possiamo parlare di soluzioni senza dire dove prendere i soldi: sarebbe come mentire”, dice Davide Faraone, il primo candidato ad intervenire: “Pensiamo ad asili aziendali o familiari: occorre ristabilire l’equilibrio senza puntare tutto sugli stipendi pubblici, fare altrimenti non sarebbe possibile”.
“Al contrario di Davide penso che i soldi pubblici anzitutto basterebbe utilizzarli bene”, risponde Antonella Monastra. Il termine di concessione dei fondi erogati secondo la legge 285 sta per scadere senza che nessun progetto si sia potuto presentare. “Ritardi e revoche dei bandi. Non so se abbiamo a che fare persone incompetenti o in mala fede”, commenta la Monastra. “I soldi sono stati trovati anche per fare il festino”, ricorda invece la Borsellino. “Ben venga il rispetto delle tradizioni – dice – ma non certo attraverso il fondo emergenza. I soldi si trovano per esempio nelle pieghe dei superstipendi dei burocrati”.
È più infuocato, infine, l’intervento di Fabrizio Ferrandelli sulla questione sociale della città, intervento che si conclude con una considerazione sul commissario Luisa Latella: “Da quando c’è un commissario, anche se male, è stata data una risposta ai bisogni dei cittadini che non sono stati lasciati fuori dalla porta. Noi candidati che abbiamo sempre collaborato su queste vertenze – conclude – vi saremo vicini”.
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28 Febbraio 2012, 19:24