08 Luglio 2014, 11:12
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CATANIA – “Uno spreco inutile che si potrebbe evitare”. Commenta così il presidente della commissione consiliare Bilancio, Vincenzo Parisi, la convocazione del Consiglio comunale per oggi pomeriggio, voluta per approvare alcuni debiti fuori bilancio – propedeutici per l’accesso ai fondi del DL 35 – e per approvare una delibera relativa alla soppressione dei Tar di Catania. “Non abbiamo ancora traccia del bilancio di previsione – spiega Parisi – eppure si convocano Consigli comunali su argomenti che sono sicuramente importantissimi, ma che dovrebbero essere affrontati con attenzione e avendo a disposizione molto più tempo. Soprattutto – prosegue – alla luce della necessità di risparmiare i soldi pubblici”.
Secondo il consigliere, innanzitutto le sedute andrebbero convocate nelle ore diurne, e non di pomeriggio, per evitare il pagamento degli straordinari per il personale di Palazzo degli Elefanti. “E’ da sempre, da prima ancora di essere presidente della Commissione Bilancio – afferma Parisi – che sostengo che i Consigli comunali dovrebbero essere svolti di mattina, iniziando alle 8 o alle 9 per finire entro le 14, quando i dipendenti sono in servizio ordinario”. In questo modo, l’amministrazione potrebbe risparmiare qualche migliaia di euro ogni mese. “Poco – afferma ancora Parisi – ma sempre meglio di niente in un momento storico come questo, quando si fa fatica a trovare i soldi per sistemare una buca sull’asfalto”.
Il presidente della Commissione Bilancio entra anche nello specifico della seduta convocata per oggi pomeriggio. “Se andiamo a vedere l’ordine del giorno – continua Parisi – troviamo una lunga lista di debiti fuori bilancio ma soprattutto, al quarto punto, troviamo una delibera contro la soppressione del Tar di Catania, relativa a un ordine del giorno già approvato dal Consiglio comunale”.
Il documento che verrà sottoposto all’assemblea, infatti, procede da un ordine del giorno già approvato dall’assemblea civica, all’unanimità dei presenti. “Mi chiedo, a questo punto – conclude– per quale motivo sperperare ulteriori somme che potrebbero essere destinati ad altro”.
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08 Luglio 2014, 11:12