07 Febbraio 2015, 20:34
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PALERMO – Si è svolto il 5 e 6 febbraio, presso la sala consiliare del Comune di Palermo, un seminario sulle novità contabili introdotte dai decreti legislativi 118 del 2011 e 126 del 2014, che riguardano l’armonizzazione dei sistemi contabili delle regioni e degli enti locali. L’evento, organizzato dalla Presidenza del Consiglio comunale in collaborazione con gli uffici della Ragioneria Generale, ha visto la partecipazione di amministratori e burocrati di diversi comuni del Palermitano. “Le novità contabili, che avranno una graduale introduzione già da quest’anno, sono dirompenti”, ha commentato il relatore Francesco Delfino, coautore dei decreti sull’armonizzazione contabile e componente dell’osservatorio per la finanza locale e la contabilità degli enti locale. “Necessitava – ha continuato Delfino – avere un sistema contabile condiviso che affiancasse in maniera efficace sia la contabilità tradizionale di tipo finanziaria, sia quella economico-patrimoniale, essendo quest’ultima quella utilizzata nella maggior parte degli Stati membri dell’Unione Europea. Quando il sistema andrà a regime, tra due o al massimo tre anni, sarà possibile aggregare in maniera omogenea l’intera spesa pubblica, da nord a sud”. Le novità principali sono l’obbligo di iniziare l’iter per la redazione dei bilanci di previsione entro luglio dell’anno precedente alla loro messa in esecuzione e il redigerli in funzione di crono-programmi di spesa, cosa assai lontana dalla logica degli amministratori locali, il cui mancato rispetto sarà facilmente rilevabile sui documenti di rendicontazione. Gli uffici che dovranno seguire passo passo questa copernicana rivoluzione sono in primis le ragionerie, ma altrettanti ruoli chiave li avranno i Segretari comunali, a cui è demandato il coordinamento di tutti gli uffici, nonchè gli uffici tecnici. “E’ finito il tempo – ha commentato il relatore – in cui il bilancio è un problema solo del Ragioniere Generale: bisogna che tutti, politici e burocrati, facciano la loro parte perchè questo è quello che vuole l’Unione Europea, ovvero trasparenza e armonizzazione dei bilanci, e questo è quello che vuole il cittadino, servizi efficaci, efficienti ed economici”.
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07 Febbraio 2015, 20:34