26 Febbraio 2011, 12:18
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Ritrovato dopo 25 giorni a Gela il corpo senza vita di Nunzio Incardona, il contadino di 40 anni di cui non si avevano notizie dal primo febbraio, dopo un nubifragio abbattutosi sulle campagne a est della citta’. Il corpo dell’uomo era coperto da fango e detriti, alla foce del torrente Valle Priolo, in contrada Bulala, quasi sulla spiaggia, a poche centinaia di metri dalle torce di sicurezza dello stabilimento petrolchimico dell’Eni.
Sono stati alcuni cacciatori (impegnati nelle ricerche, insieme con i carabinieri e alla protezione civile) a notare una scarpa che fuoriusciva dal terriccio tra un cumulo di canne e arbusti trascinati dalla piena, dopo che un cane aveva fiutato la presenza del cadavere. Il luogo si trova poco piu’ di un chilometro in linea d’aria da contrada Spina Santa, dove fu ritrovata l’automobile del contadino. Sono in corso le operazioni di recupero della salma.
La moglie, Grazia Granvillano, abbracciata ai due figli gemelli di sette anni, aveva rivolto, giovedi’ sera, un nuovo appello perche’ venissero intensificate le ricerche. Le associazioni dei cacciatori avevano subito aderito, annunciando una massiccia perlustrazione a partire da questa mattina, alle 7,30. Alle 10 il ritrovamento.
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26 Febbraio 2011, 12:18