24 Luglio 2021, 06:15
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Il Covid scorre impetuoso anche in Sicilia, a causa, soprattutto, della variante Delta. I numeri, a riguardo, sono molto chiari. L’ultimo bollettino riferisce di 484 i nuovi casi di Covid-19, a fronte di 15.413 tamponi processati. L’incidenza è al 3,2%.
Il quadro delle province offre una ulteriore radiografia del contagio. Secondo i dati della Protezione Civile, nell’arco che va dal 15 al 21 luglio, in Sicilia ci sono stati quasi tremila nuovi positivi tracciati: nello specifico 2996. Con un incidenza di 61,89 casi per centomila abitanti. Ecco la suddivisione e l’incidenza calcolate provincia per provincia.
Ieri il presidente Musumeci, con una ordinanza, ha stabilito due nuove “zone rosse”, una proroga e una revoca (qui nel dettaglio). Il fatto che parti della Sicilia bianca continuino a colorarsi di rosso è un’indicazione sulla persistenza del Covid, frenato nella sua gravità, per fortuna, da quote crescenti di vaccinazione.
Sono anche i giorni della rabbia e delle proteste. Oggi, pure in Sicilia, dovrebbero esserci manifestazioni contro la cosiddetta “dittatura sanitaria”. Seguiremo la cronaca. Poi c’è lo scoramento, vero e concreto, di quelli che sono economicamente in ginocchio a causa della pandemia. Abbiamo registrato le proteste dei gestori delle discoteche. Tante persone soffrono e raccontano una realtà tremenda con ristori inadeguati e spese non affrontabili.
“In base alle disposizioni nazionali vigenti, nei comuni dichiarati ‘zona rossa’, e le ordinanze le firmo in base alle analisi delle Asp, bisogna chiudere i bar e i ristoranti: questa è una follia, abbiamo il diritto e il dovere a consentire a chi ha certificato verde di entrare nei locali. Mettere in ginocchio i ristoratori mi sembra una contraddizione, lo dico a Roma”. Questo l’appello del presidente della Regione, Nello Musumeci.
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24 Luglio 2021, 06:15