“Contanti per bollette non pagate”| Falsi agenti Enel, scia di truffe

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13 Ottobre 2018, 19:01

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PALERMO – Sono entrati in azione quattro volte nel giro di due settimane, scappando con bottini dai 150 ai 300 euro. L’incubo dei falsi agenti Enel torna in città a distanza di circa due mesi, l’ultimo caso si era in fatti registrato i primi di agosto in via XX settembre, dove era stato raggirato un anziano. Anche stavolta a finire nel mirino sono stati dei pensionati, residenti rispettivamente in via Ernesto Basile, via Oreto, corso Finocchiaro Aprile e via Cadorna.

Nel primo caso, dopo aver citofonato a molti residenti di uno stabile, i due truffatori hanno preso di mira una donna di 70 anni, probabilmente l’unica, nel palazzo, che si è fidata delle loro parole. Avrebbero parlato di alcune bollette insolute, pagabili in contanti. Intimorita, e nel panico per un debito nei confronti della compagnia elettrica che non si aspettava, la donna ha sborsato 180 euro.

La voce della presenza di due presunti truffatori si è però diffusa velocemente nel palazzo e la pensionata si è resa conto troppo tardi di essere finita in trappola. In lacrime, ha poco dopo raccontato la sua disavventura agli agenti, ma i due uomini si erano già dati alla fuga. Nonostante l’Enel abbia ribadito più volte che nessun ente manda personale a casa per il pagamento delle bollette, per rimborsi o per sostituire banconote false date erroneamente, in città i colpi vengono ancora messi a segno.

Come nel secondo caso, avvenuto a distanza di pochi giorni dal primo, in via Oreto. La vittima ha stavolta fornito una descrizione dettagliata dei due uomini che le hanno “spillato” i soldi in contanti. Avrebbero un accento del nord Italia, andrebbero in giro in città vestiti con una camicia e pantaloni neri, la loro età si aggirerebbe intorno ai quarant’anni. L’escamotage è stato lo stesso: due le bollette che la vittima avrebbe pagato con le banconote per saldare un fantomatico conto in sospeso, lo stesso che è stato presentato all’uomo e alla donna presi di mira negli ultimi tre giorni. L’ultimo colpo ammonta a 310 euro.

Le indagini delle forze dell’ordine per accertare la dinamica delle truffe e rintracciare gli autori sono in corso, ma nel frattempo vengono forniti nuovamente alcuni consigli per evitare di finire in trappola:

Non aprite la porta di casa a sconosciuti anche se vestono un’uniforme o dichiarano di essere dipendenti di aziende di pubblica utilità.
Ricordatevi che prima di fare dei controlli nelle case, gli enti affiggono avvisi nel palazzo.
Verificate sempre con una telefonata da quale servizio sono stati mandati gli operai che bussano alla vostra porta e per quali motivi.
Se non ricevete rassicurazioni, non aprite per nessun motivo.
Ricordate che nessun ente manda personale a casa per il pagamento delle bollette, per rimborsi o per sostituire banconote false date erroneamente.
Per qualunque problema e per chiarivi qualsiasi dubbio non esitate a chiamare le forze dell’ordine.

“Precisiamo agli utenti – dicono dall’Enel – che i nostri dipendenti sono in possesso di un tesserino che li identifica e accerta l’appartenenza reale alla società. Bisogna osservare nel dettaglio la documentazione in loro possesso, dove i dati dell’azienda devono essere ben dettagliati e affiancati dal logo originale. Per evitare ogni dubbio, il cliente può chiamare il numero verde 800.900.860 e verificare che l’agente lavori davvero per noi. E’ l’unico modo per avere risposte certe e velocemente”.

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13 Ottobre 2018, 19:01

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