Conte, decreti e strategie | La ‘spina’ si chiama Renzi

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06 Maggio 2020, 21:56

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Emergenza sanitaria, crisi e braccio di ferro politico si intrecciano in un quadro non semplice da decifrare. Mentre il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, tenta di mediare sul decreto maggio, la tensione cresce nella maggioranza, soprattutto con Matteo Renzi molto critico con il governo, e con il ministro Iv Bellanova che sulla sanatoria per i migranti impiegati nei campi minaccia le dimissioni.

L’incontro a Palazzo Chigi 

Intanto il premier ha convocato per domani nel primo pomeriggio a Palazzo Chigi gli esponenti di Iv Maria Elena Boschi, Ettore Rosato e Davide Faraone per discutere e distendere i toni. “Sembra che abbiano capito che senza di noi non c’è maggioranza, specie al Senato. Meglio tardi che mai”, osservano i sussurri renziani, riportati dall’Ansa. Tre le questioni sul piatto: il ministro Bonafede, al centro delle polemiche, il piano shock per affrontare la crisi e la ripartenza economica.

 Le altre riunioni

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Proseguono nel frattempo gli incontri del governo con le parti sociali. Oggi in videoconferenza riunione con i rappresentanti di Confindustria, Confapi, Confimi, Confprofessioni, Ance. L’incontro è stato aperto dai ministri Roberto Gualtieri e Stefano Patuanelli.

La ‘non fiducia’ di Renzi

Come andrà? Il clima è teso in cerca di schiarita. Lo dimostrano le recenti dichiarazioni di Renzi nella sua enews: “Molti dicono: “Mi fido di Conte”. Mi fa piacere, ma – se creiamo un precedente – un domani, con questa stessa metodologia, se diventassero premier Salvini o Meloni potrebbero fare la stessa cosa. Sicuri che questa sia la strada giusta?”.

 

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06 Maggio 2020, 21:56

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