Politica

Conte riapre al campo largo, ma poi fa marcia indietro

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21 Agosto 2022, 19:04

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Roma – Pareva essersi aperto uno spiraglio per un ritorno al dialogo tra Movimento 5 stelle e Partito democratico, ma la porta e’ presto tornata chiusa. Ci ha pensato Giuseppe Conte a movimentare la giornata di campagna elettorale con uno scatto in avanti e un rapido dietrofront. Ospite di Lucia Annunziata, a Mezz’ora in piu’, il leader pentastellato e’ tornato a parlare dei mesi del Conte II e delle prospettive di campo largo, pre e post elettorali.

Quando la giornalista gli ha chiesto se ci fossero possibilità di un ritorno di fiamma post elettorale con i dem, l’ex premier ha risposto cosi’: “In politica pensare di governare da soli, io me lo auguro, e’ improbabile. Una prospettiva di lavorare domani con altre forze politiche come il Pd ci puo’ stare”. Certo, Conte aveva anche aggiunto ex-post le dovute precisazioni: “Pero’ dico al Pd e ai nostri elettori: le delusioni maturate ci rendono ancora piu’ prudenti e intransigenti”, ma la cosa pareva somigliare a una dichiarazione di intenti inviata al Nazareno.

Dove, tra l’altro, esiste una nutrita schiera di nostalgici dell’alleanza giallo-rossa, avendo le due forze politiche investito tempo e sacrifici nella costruzione di quell’intesa che ancora oggi esiste e resiste su molti territori in giro per il Paese: da Napoli alla Sicilia, dove il campo largo correra’ assieme per le prossime regionali, tra Pd e 5 stelle un accordo persiste fuori dalla bagarre elettorale nazionale. A rinforzare il carico di una possibile intesa rinnovata ci si e’ messo anche l’incontro televisivo tra Conte e Roberto Speranza che, ospite successivo di Lucia Annunziata, ha dato vita a un siparietto estremamente amichevole con il presidente dei 5 stelle.

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La suggestione di un ritorno al passato e’ durata pero’ poco piu’ di un paio d’ore. Fuori dal salotto televisivo, quando gia’ il resto del mondo politico aveva cominciato a ricamare attorno a un possibile ricongiungimento, ci ha pensato lo stesso Conte a smorzare gli entusiasmi. E lo ha fatto con un inequivocabile post su Twitter, nel quale ha decisamente invertito marcia rispetto alle precedenti dichiarazioni: “Mi spiace deludere qualche titolista, qualche giornale, ma credo che il mio pensiero sia stato forzato e travisato – scrive l’ex premier -. Nelle condizioni attuali con i vertici nazionali del Pd folgorati dell’agenda Draghi non potremmo nemmeno sederci al tavolo”.

Colpa di qualche cronista troppo ardito e di qualche commentatore malizioso, per il leader 5 stelle. Le porte del campo largo rimangono chiuse. Fino alla prossima puntata. (Flavio Russo per Ansa).

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21 Agosto 2022, 19:04

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