Conticello chiede l'inserimento|nel programma protezione testimoni - Live Sicilia

Conticello chiede l’inserimento|nel programma protezione testimoni

Mentre a Palermo, in Appello, viene chiesta la conferma delle condanne inflitte in primo grado per le estorsioni all'Antica focacceria San Francesco, a Roma si è discusso della richiesta di Conticello per essere ammesso al servizio centrale di protezione
In appello chiesta conferma condanne
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“Confermare le condanne”. Questo quanto chiesto dal sostituto procuratore generale della procura di Palermo, Daniela Giglio, nel processo d’Appello per la tentata estorsione alla Focacceria San Francesco. Sedici anni per Francesco Spadaro, detto ‘Francolino’ figlio di Masino il ‘re della Kalsa’; quattordici per Giovanni Di Salvo; dieci anni e sei mesi per Lorenzo D’Aleo. Tutte condanne inflitte dal tribunale di primo grado nel novembre 2007. Il giudizio dovrebbe definirsi, secondo il calendario del presidente della corte, Salvatore Scaduti, entro il prossimo mese di ottobre. Gli avvocati parte civile hanno anche chiesto l’immediato risarcimento del danno, oltre alla provvisionale già liquidata in primo grado.

Intanto a Roma si riuniva la commissione sui programmi di protezione per collaboratori e testimoni di giustizia, presieduta dal sottosegretario all’Interno Alfredo Mantovano. Sul tavolo la richiesta dell’imprenditore Vincenzo Conticello, titolare della Focacceria che riconobbe in aula i suoi estorsori, di essere inserito nel programma protezione testimoni di giustizia. Sulla pratica ha già dato il suo assenso la procura di Palermo. I testimoni di giustizia del servizio centrale di protezione possono ottenere prestiti agevolati e contributi straordinari per diverse esigenze.


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