Continue aggressioni alla moglie |Scatta divieto di avvicinamento

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25 Maggio 2017, 11:30

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CATANIA – Aggressioni reiterate nei confronti della moglie: scatta il divieto di avvicinamento. Nei giorni scorsi, personale del Commissariato Borgo Ognina ha dato esecuzione ad un’ordinanza di applicazione della misura cautelare del divieto di avvicinamento alla moglie a carico del cittadino rumeno S.D.C. L’uomo, persona dedita all’uso di sostanze alcoliche, in più occasioni e nel corso degli anni, mentre si trovava in stato di ebbrezza, ha maltrattato la moglie con aggressioni fisiche e psicologiche. Lo scorso mese di aprile, dopo l’ennesima aggressione, la moglie veniva ricoverata presso una struttura ospedaliera e sporgeva querela nei confronti del coniuge. L’attività investigativa ha confermato gli atteggiamenti violenti tenuti da detto soggetto e a tal riguardo sono stati sentiti numerosi testimoni, i quali confermavano come lo S.D.C., in più circostanze, abbia aggredito la moglie ed in alcuni casi non le aveva neanche permesso di fare rientro a casa, in un’occasione andava in escandescenza anche in presenza di minori. Le indagini permettevano di avanzare la richiesta della suddetta misura cautelare, che l’Autorità Giudiziaria concretizzava nel divieto di avvicinamento alla moglie, poiché lo stesso le rendeva la vita particolarmente penosa e dolorosa con continue vessazioni psicologiche, fisiche e con condotte reiterate anche in presenza di soggetti minorenni. Inoltre, sempre nei giorni scorsi, un individuo è stato deferito in stato di libertà per il reato di danneggiamento aggravato; infatti lo scorso mese di aprile si era recato a un assemblea condominiale presso lo studio dell’amministratore di condominio senza avere alcuna delega a parteciparvi, ma quando veniva invitato ad uscire dall’ufficio, questi andava in escandescenza ed una volta all’esterno danneggiava la targa societaria dell’amministratore posta a ridosso dell’ingresso dello studio, dandogli fuoco con un accendino e staccandola dal muro, incurante del fatto che le fiamme avrebbero potuto estendersi e causare danni più gravi. L’attività di indagine consentiva di ricostruire i fatti e denunciare il responsabile dei suddetti fatti.

 

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25 Maggio 2017, 11:30

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