Derivati, 16 milioni ogni anno | Ecco quanto paga la Regione

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21 Febbraio 2013, 15:20

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PALERMO – “Può essere ridotto” il costo netto dei contratti di finanza derivata firmati con alcune banche e per i quali ogni anno la Regione siciliana paga 16 milioni di euro. Ne sono convinti i tecnici dell’assessorato regionale all’Economia che hanno cominciato a esaminare i contratti sottoscritti con le aziende di credito, tra cui Royal Bank of Scotland e la giapponese Nomura, a copertura dei rischi dovuti alle oscillazione dei tassi sui mutui contratti negli anni passati, per un montante complessivo, che il gruppo insediato da Luca Bianchi, quantifica in circa 1,2 miliardi di euro.

I tecnici dell’assessorato stanno passando al setaccio tutti i contratti swap sottoscritti dai precedenti governi, in totale sette derivati. I primi a essere esaminati sono quelli firmati con The Royal Bank of Scotland. Si tratta di due derivati: il primo riguarda l’operazione obbligazionaria ‘Pirandello bond’, di tipo ‘bullet’, gestita dalla banca scozzese, con scadenza 2015; il secondo è a copertura di un mutuo (scadenza 2023), in questo caso Rbs, individuata come advisor dal Tesoro, era subentrata a Lehman Brothers, la società di investiment banking americana travolta dagli scandali. I due strumenti finanziari coprono tre mutui contratti con la Cassa Depositi e prestiti. “Sono abbastanza lineari, non sono emerse anomalie e particolari rischi di oscillazioni”, spiegano i tecnici dell’assessorato.

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Fari puntati ora sugli altri contratti; le controparti sono Nomura, Merril Lynch, Bnl, Deusche bank e Banco di Sicilia.

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21 Febbraio 2013, 15:20

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