Contratti in scadenza per i precari Covid: "Daremo una proroga". Le reazioni - Live Sicilia

Contratti in scadenza per i precari Covid: “Daremo una proroga”. Le reazioni

Le dichiarazioni del mondo della politica sul futuro dei "lavoratori Covid"

Circa 9 mila precari, sia sanitari che amministrativi, impegnati nell’ultimo biennio per fronteggiare l’emergenza Covid, possono tirare un sospiro di sollievo. Il loro contratto, che era in scadenza fra poco meno di un mese, sarà prorogato.

Volo: “Adotteremo provvedimenti solidi”

“Daremo una proroga al personale sanitario precario. La normativa nazionale ci consente comunque di adottare provvedimenti ancora più solidi”. Lo ha detto oggi in aula all’Ars l’assessore regionale alla Salute, Giovanna Volo, a proposito del futuro dei cosiddetti “lavoratori Covid”, il bacino composto da personale medico, sanitario ed amministrativo impiegato durante il periodo più difficile della pandemia, il cui contratto è in scadenza a fine 2022. Il tema dei lavoratori Covid era stato citato in aula, durante il dibattito sulle variazioni di bilancio, da Ismaele La Vardera (Sicilia Vera) e da Luigi Sunseri (M5s). Il Pd ha presentato una mozione per chiedere al governo l’avvio di un percorso di stabilizzazione.

La Vardera: “Lavoratori covid: risorsa preziosa”

Si dice “soddisfatto” Ismale La Vardera di Sicilia Vera, che proprio ieri ha sollevato la questione in Commissione Sanità. ” La risposta è stata positiva – ha detto La Vardera a LiveSicilia – Ritengo la proroga al personale sanitario precario una battaglia fondamentale per il fatto che questi lavoratori, in piena emergenza pandemica, hanno messo a repentaglio la propria vita. Rappresentano quindi una risorsa preziosa. Non si può dare loro il ben servito. Ora voglio vedere i fatti”.

Figuccia: “La proroga è un passo importante”

Parole di apprezzamento da parte del deputato questore all’Ars Vincenzo Figuccia per le dichiarazioni dell’assessore Volo, che in aula ha formalizzato la posizione del governo sul futuro dei precari della sanità siciliana assunti durante la pandemia: “L’intero comparto che vede insieme sanitari e amministrativi – ha detto Figuccia – nutre forti speranze e legittime aspettative sull’operato di questo governo che sono certo, non farà mancare il proprio contributo nel percorso di stabilizzazione di queste professionalità. Nell’immediato la proroga è certamente un importante passo che assicura a tutti serenità e continuità”.

Cuffaro: “Avviare procedure di stabilizzazione”

Pieno sostegno ai precari Covid arriva anche dal commissario regionale della Dc, Totò Cuffaro: “Il Covid non è ancora finito e malgrado non si è più nella fase maggiormente recrudescente del virus, occorre sottolineare che i nostri ospedali hanno posti letto occupati da pazienti positivi, che sono migliaia le persone che giornalmente richiedono di effettuare i tamponi e che pertanto i cittadini hanno ancora bisogno di chi, negli ultimi due anni, ha lavorato in prima linea: medici ed infermieri che, seppur precari, hanno messo in campo tutta la competenza per fronteggiare uno dei periodi più difficili dal punto di vista
sanitario”.

La Rocca Ruvolo: “Costi e personale spropositati”

Meno morbida sulla questione è apparsa l’onorevole Margherita La Rocca Ruvolo, la quale parlando degli hub vaccinali ha ritenuto “spropositati sia i costi, circa tre milioni di euro al mese, sia i numeri del personale impegnato alla Fiera di Palermo: un totale di 498 unità tra cui, giusto per avere un’idea, 119 assistenti amministrativi, 241 assistenti tecnici periti informatici, 41 collaboratori ingegneri professionali, 15 collaboratori amministrativi”.  Dichiarazione questa che ha fatto alzare il sopracciglio a La Vardera, il quale ha accusato la collega parlamentare di “ingenerosità” proprio nei confronti dei lavoratori Covid.

L’appello di Mancuso alla Volo

Risale, invece, a pochi giorni fa l’appello del capogruppo di Forza Italia al Parlamento Siciliano, l’on. Michele Mancuso, all’Assessore al ramo Giovanna Volo: “Sono certo – aveva dichiarato Mancuso – che l’assessore non permetterà che le nostre strutture sanitarie siano svuotate, disperdendo un patrimonio umano e professionale consolidato e competente. È indubbio che hanno svolto un servizio che ha migliorato quelli esistenti. Chiedo pertanto che sia ripreso il percorso virtuoso per la loro stabilizzazione, bruscamente interrotto durante la scorsa Legislatura. Da qui al 2026, grazie ai fondi del PNRR, la sanità in Sicilia deve voltare pagina rispetto al suo passato. Per farlo non può privarsi di 9 mila unità operative che sul campo hanno dimostrato il proprio valore”.


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