Contributi e la Fondazione per Tusa | Ars, cosa c’è nel ‘nuovo’ Collegato

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10 Settembre 2019, 06:00

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PALERMO – Restano una cinquantina di articoli, per una spesa complessiva di 29 milioni di euro. È questo il peso del “collegato dei collegati”, quello che dovrebbe mettere d’accordo tutti, e rischia di scontentare molti. Il presidente dell’Ars Gianfranco Micciché e quello della commissione bilancio Ricardo Savona avrebbero lavorato al testo anche nel corso delle settimane estive: l’obiettivo era quello di “fondere” in un unico testo, eliminando le parti non essenziali, i quattro collegati rimasti in sospeso a Palazzo dei Normanni, in quella interminabile sessione finanziaria iniziata a gennaio con l’approvazione della legge di stabilità, e non ancora conclusa, a causa del proliferare, appunto, di collegati e collegati dei collegati.

Così, ora c’è un testo soltanto. Che verrà sottoposto nei prossimi giorni ai deputati. Cosa contiene? Nei cinquanta articoli circa che lo compongono, c’è un po’ di tutto: dai contributi per associazioni e gare automobilistiche, agli aiuti per i lavoratori di Almaviva e alle iniziative in ricordo del compianto assessore ai Beni culturali Sebastiano Tusa. Le voci di finanziamento potrebbero comunque variare nelle prossime ore. Il maxi-collegato mette insieme le norme dei collegati esitate dalle commissioni Attività produttive (la terza), Ambiente (la quarta), Cultura (la quinta).

Attività produttive

Dalla terza commissione sono state recuperate le norme che prevedono un sostegno finanziario per l’Osservatorio della pesca del Mediterraneo e per gli agricoltori di Chiaramonte Gulfi. Prevista la rimodulazione della pianta organica dell’Istituto per l’incremento ippico della Sicilia.

Ambiente

La quarta commissione, oltre che di ambiente, si occupa anche di territorio e mobilità. Anche per questo motivo una delle norme proposte è la creazione del Fondo di sostegno all’acquisto di biglietti aerei che dovrebbe prevedere uno stanziamento di un milione. Previsti anche interventi per l’acquisizione di alloggi alle fasce deboli della popolazione e risorse destinate alla redazione dei piani di risanamento ambientale e al tema dello sversamento abusivo di rifiuti lungo le strade extraurbane. Una cifra non ingente servirà per finanziare le norme in materia di cessioni di immobili fatiscenti e vetusti, mentre è previsto uno stanziamento per l’Agenzia comunale che si occupa della riqualificazione della città di Messina.

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Cultura

Ovviamente è questo il “capitolo” più corposo e atteso del disegno di legge. Il testo che era uscito come “collegato” dalla commissione Cultura, infatti, altro non era che una sorta di Tabella H. Anche in questo caso, lo sforzo di limatura è stato notevole, ma restano parecchie le voci finanziate. Tra queste, con importi che variano da 50 a 200 mila euro, quelle relative al Museo del vino e del nero D’Avola, alla Rete siciliana dei castelli federiciani, alla Targa Florio, alla Pontificia facoltà teologica e dello Studio teologico San Paolo, all’Università Kore, all’Istituto Florio e Salamone, al Teatro Bellini di Catania (400 mila euro in questo caso la cifre prevista), al Teatro popolare Samonà di Sciacca, al Ponte dei Saraceni, all’Ente Luglio musicale, all’istituto audiofonolesi di Marsala, al Teatro del Mela. C’è poi un ampio capitolo genericamente destinato alle “associazioni”. In questo dovrebbero trovare posto anche i finanziamenti per le associazioni antimafia ed è lì forse che i deputati cercheranno qualche margine per inserire finanziamenti maggiormente graditi.

La Fondazione per ricordare Tusa

Come detto, in questa parte del collegato è previsto il finanziamento per gli interventi in memoria di Sebastiano Tusa. I soldi stanziati, 164 milioni l’anno per tre anni, serviranno per creare una Fondazione che ricordi l’opera e l’attività del compianto assessore ai Beni culturali.

Il collegato prevede poi i finanziamenti legati al mondo della Sanità e del sociale: ecco quindi i contributi per i centri antiviolenza, per la Fondazione Franco e Piera Cutino, per le indennità dei talassemici, per gli stipendi dei “comandati” e per il pagamento delle borse di studio per i medici specializzandi. Adesso la palla passa all’Ars. Oggi è prevista la riapertura di Sala d’Ercole. Che nei prossimi giorni accoglierà il “collegato dei collegati”. Resta solo da vedere se i deputati tenteranno anche stavolta l’assalto alla diligenza, prima che arrivi il giudizio di parifica e che si debba mettere mano a una nuova manovra finanziaria, probabilmente molto dura, molto difficile.

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10 Settembre 2019, 06:00

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