27 Marzo 2009, 17:56
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Una manifestazione contro il malgoverno della città ma anche per chiedere il varo immediato di un piano anti-crisi per Palermo. L’appuntamento è già fissato per sabato 18 aprile. Il corteo partirà da piazza Verdi e si concluderà a piazza Pretoria, con un comizio davanti la sede del Comune. L’iniziativa di protesta è stata annunciata oggi dagli esponenti dell’opposizione a Palazzo delle Aquile.
“Di fronte alla gravissima condizione di disagio diffuso che vive la città – ha spiegato Davide Faraone, capogruppo del Pd – è necessaria una presa di posizione forte. Speriamo che ci sia la più ampia partecipazione possibile e, per questo, chiederemo l’adesione alla Confcommercio come alla Cgil, alla Confersercenti come alla Cisl oltre che a tutte le forze politiche, comprese quelle di maggioranza. Il nostro obiettivo è una mobilitazione complessiva perché Palermo, oltre agli effetti della crisi economica complessiva, sconta il malgoverno di Cammarata che, tra pochi giorni, potrebbe portare ad un nuovo aumento delle tasse locali e delle tariffe per i servizi”.
Ma il rischio di un ulteriore incremento della pressione fiscale, secondo Fabrizio Ferrandelli, capogruppo di Italia dei valori, è solo uno dei problemi che questa giunta non è in grado di affrontare. “L’emergenza precariato – ha aggiunto l’esponente di Iv – è una bomba ad orologeria pronta ad esplodere perché, nonostante le rassicurazioni del sindaco, i fondi per la stabilizzazione degli Lsu oggi non sono più disponibili”. Eppure, sempre a sentire le opposizioni, la città potrebbe uscire dal baratro. “Proponiamo un piano anti crisi – ha detto Ferrandelli – che intervenga su quattro settori strategici che oggi, non gestiti, si impongono come emergenze, ma se governati nell’interesse collettivo possono farci uscire dalla recessione”.
Alla voce Tributi e aziende comunali la ricetta della minoranza prevede il rifiuto di qualsiasi aumento delle tasse e la riorganizzazione delle municipalizzate attraverso il taglio degli sprechi, a partire dai consigli di amministrazione. Punto di forza del piano, poi, dovrebbe essere l’utilizzo dei fondi europei per cultura, lo sport e lo spettacolo. “Intervenire in settori che apparentemente possono sembrare meno importanti – ha incalzato Antonella Monastra, capogruppo di Un’altra storia – significa creare sviluppo. Oggi, non c’è alcuna attenzione per questa opportunità di crescita”. Gli ultimi due capitoli del piano riguardano le politiche sociali e quelle ambientali. “I livelli di inquinamento del porto sono elevatissimi – ha sottolineato la Monastra – mentre la racolta differenziata è sottodimensionata. E’ sarebbe possibile risparmiare miliardi di euro sulla bolletta energetica dell’amministrazione solo utilizzando energie da fonti rinnovabili”.
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27 Marzo 2009, 17:56