15 Dicembre 2016, 12:30
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CATANIA. Il personale del Commissariato Borgo-Ognina ha espletato servizi mirati alla prevenzione dei reati a tutela della salute pubblica nei comuni di Motta Sant’Anastasia e di Catania.
Nella cittadina pedemontana sono stati controllati 3 bar siti in piazza Umberto.
Il titolare del “Bar Santoro” è stato indagato in stato di libertà per frode nell’esercizio del commercio in quanto vendeva alimenti surgelati senza che gli stessi fossero indicati come tali sull’apposito menù. Inoltre, allo stesso titolare sono state date alcune prescrizioni per lo scarso stato d’igiene e per non aver effettuato la prevista registrazione del manuale di auto-controllo: a tal riguardo, sono state irrogate le relative contestazioni amministrative per un importo pari a euro 2 mila.
Nella stessa piazza è stato controllato il “Bar Sport” la cui titolare gestiva l’attività senza la prevista comunicazione d’inizio attività alle Autorità competenti: per tale motivo è stata comminata una sanzione pari ad euro 3.000. In ultimo, sempre nella stessa piazza, è stato controllato il “Bar 102”, al cui titolare sono state imposte alcune prescrizioni circa l’aerazione di alcune zone del locale e la formazione del personale.
Nella zona di Catania sono state controllate diverse attività commerciali, al fine di verificarne la sicurezza dei prodotti venduti. Un controllo è stato effettuato presso un negozio gestito da cittadini cinesi in via Archimede; qui è stata rinvenuta e sequestrata una notevole quantità di merce senza marchio CE e, in taluni casi, ritenuta pericolosa per la sicurezza: centinaia di occhiali da vista e accendini, materiale elettrico e altri prodotti di vario genere. Al momento del controllo, era presente un cittadino cinese che, esibendo il documento del vero titolare, gli si è sostituito, firmando, addirittura, i verbali delle sanzioni comminate (pari a euro 5160). Verificate alcune discordanze e accertate le false attestazioni, il cittadino cinese è stato identificato compiutamente e denunciato in stato di libertà ai sensi dell’art. 495 c.p. (false attestazioni a Pubblico Ufficiale sull’identità).
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15 Dicembre 2016, 12:30