Controllo in locale di piazza Teatro |Strada trasformata in deposito

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28 Novembre 2015, 14:25

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CATANIA – Nella serata di ieri, personale del Commissariato Centrale nel corso di un servizio di controllo amministrativo presso il locale denominato “Pane Caldo”, sito in via Michele Rapisardi, ha arrestato Salvatore Tosto (classe 1969) e Orazio Tosto (classe 1962) per resistenza e minaccia a Pubblico Ufficiale in concorso e rifiuto di fornire le proprie generalità. In particolare, nel corso del controllo del predetto locale, uno degli Agenti operanti veniva aggredito riportando lesioni guaribili in 3 giorni.

Nel corso del controllo amministrativo operato anche con la Polizia Municipale e l’ASP di Catania, venivano riscontrate una serie di irregolarità; nella fattispecie, l’amministratore della società R.G. (classe 1976) veniva denunciato in stato di libertà per occupazione abusiva di suolo pubblico e per la violazione degli artt. 169 e 181 del D. legisl. 22.01.2004 n. 42 per l’esecuzione di opere illecite eseguite senza autorizzazione poiché venivano installate sulla facciata del palazzo sottoposto a vincolo paesaggistico delle tende utilizzate per coprire lo spazio esterno al locale adibito alla somministrazione dei pasti, violando altresì l’ordinanza sindacale vigente. Veniva, altresì, constatato che la via Mannino adiacente all’ingresso del ristorante, era stata interdetta mediante l’apposizione di cancelli in ferro, e trasformata in una sorta di deposito e locale di servizio, al cui interno si rilevava la presenza di un gruppo elettrogeno di grandi dimensioni, impianti di aspirazione, sedie, tavoli ed altro materiale nella disponibilità esclusiva del locale.

Per tale motivo, tutta l’area veniva sottoposta a sequestro dal personale del Commissariato. Nel corso del servizio sono stati identificati 11 lavoratori, di cui 7 non in regola con la normativa in materia di lavoro e previdenza la cui posizione verrà segnalata al locale INAIL.

A cura del personale ASP veniva elevata una sanzione amministrativa di Euro 1000,00 per difformità delle attrezzature dichiarate, mentre i veterinari dell’ASP procedevano al sequestro di oltre 50 chili di carne di cui non era certificata la tracciabilità.

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28 Novembre 2015, 14:25

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