Corecom Sicilia, conciliazioni in aumento | Restituiti ai siciliani quasi 500 mila euro

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20 Gennaio 2017, 13:37

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PALERMO – Sono aumentate del 13,43% nel 2016 le richieste di conciliazione indirizzate al Co.Re.Com. Sicilia, passando a 3.024 dalle 2.666 del 2015. E rispetto all’anno passato è cresciuto del 27,70% anche il numero delle conciliazioni che si è concluso con esito positivo per i consumatori, in udienza o con un accordo tra le parti pre-udienza. In termini economici, grazie all’intervento del Co.Re.Com. Sicilia, i consumatori della regione si sono visti restituire – tra rimborsi, storni e annullamenti – quasi 500 mila euro (494.121). Una cifra che non tiene conto del valore economico delle controversie chiuse in pre-udienza e per questo non perfettamente tracciabili, ma comunque sempre risolte con vantaggio per il cittadino. Per il primo anno, il Co.Re.Com. Sicilia si è occupato anche di Definizione delle controversie, ruolo che lo vede svolgere pienamente le sue funzioni giurisdizionali: le istanze di definizione pervenute sono state 441, ma non ci sono stati provvedimenti decisori in quanto le parti sono sempre riuscite a trovare un accordo in udienza.

I dati del 2016 dimostrano, quindi, che l’attività del Co.Re.Com. Sicilia si conferma un’esperienza positiva di decentramento amministrativo e di giurisdizione alternativa, capillare e del tutto gratuita. “Sono dati che ci confortano – dice Ciro Di Vuolo, presidente del comitato del Co.Re.Com. Sicilia – perché l’obiettivo del nostro lavoro è sempre la difesa dei diritti dei consumatori nell’ambiente digitale”.

Numerosi e diversificati i motivi per cui i consumatori si rivolgono al Co.Re.Com. Sicilia segnalando al Comitato le compagnie telefoniche con cui hanno un contratto per telefonia fissa, mobile o dati (Internet): mancata o parziale fornitura di un servizio, ritardi, interruzioni, mancata portabilità. E sono in aumento, soprattutto negli ultimi mesi, i casi di conciliazioni richieste per motivi legati alla trasparenza tariffaria, ovvero per spese e fatturazioni non giustificate o traffico non riconosciuto che gli utenti si ritrovano sulle proprie bollette e riconducibile per esempio a contenuti digitali non richiesti che si attivano, a volte anche inconsapevolmente, sulle linee telefoniche degli utenti.

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“Come più volte ribadito anche dal nostro presidente dell’Agcom, Angelo Marcello Cardani – prosegue Di Vuolo – la risoluzione delle controversie da parte dei Co.re.Com rappresenta un ottimo esempio di efficienza della pubblica amministrazione. I Co.re.com. forniscono agli utenti una tutela agile, sicura ed efficace nel settore delle comunicazioni elettroniche e il loro ruolo può essere ancora potenziato”. Di Vuolo, tra l’altro, fa parte del Tavolo tra Autorità e Regioni per il rinnovo dell’Accordo quadro attraverso il quale viene delegato ai Comitati regionali lo svolgimento di importanti funzioni sul territorio. “L’avvio di questo percorso per il rinnovo dell’Accordo quadro, dal quale deriveranno nuove funzioni e nuove risorse per i Co.Re.Com. – ha detto Di Vuolo – è un passo importante ed è la testimonianza del riconoscimento, almeno a livello nazionale, del lavoro svolto dai comitati regionali. Ci auguriamo che anche a livello regionale – ha concluso il presidente del Co.Re.Com Sicilia – le Istituzioni locali, e soprattutto i suoi apparati burocratici, comprendano il ruolo fondamentale di un organismo indipendente al servizio dei cittadini”.

 

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20 Gennaio 2017, 13:37

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